I numeri sono impressionanti: 10.501 multe negli ultimi tre mesi comminate solo dalle tre telecamere Ztl in uscita, a fianco del municipio (sono state 2.484), in via Nizza (4.316) e al varco di ponte Garibaldi (3.701). Il totale, considerando che la singola sanzione piena è di 98,50 euro (73,60 se si paga entro 5 giorni) è di un milione 34 mila euro. Significa, dato che le sanzioni quotidiane sono 116, ben 11.426 euro al giorno. E alla somma, ovviamente, vanno aggiunte le migliaia di euro di chi entra nella zona a traffico limitato al di fuori degli orari consentiti. Il che, talvolta, coincide con l’uscita dal centro fuori orario. Insomma: l’amministrazione comunale, col sistema degli occhi elettronici ai varchi, introita una quantità enorme di denaro. Se l’andazzo si confermerà tale, e tutto fa intendere che andrà proprio così, soltanto dalle telecamere in uscita – entrate in funzione il primo febbraio – il Comune incasserà 3 milioni nel 2019. Ce ne sarebbe già abbastanza per sistemare molte strade e pulire i tombini che regolarmente da anni, indistintamente da chi guida la città, al primo acquazzone vanno in tilt. I veronesi, sulle telecamere Ztl in uscita (quelle in entrata ormai sono in funzione da un pezzo) sono divisi: i residenti del centro, ovviamente, sono più che favorevoli. Molti commercianti, ristoratori e chi abita fuori dalle mura si lamentano da tempo, chiedono al Comune quantomeno di allargare le fasce orarie e, nel caso degli esercenti, lamentano una perdita sostanziosa di incassi. Ricordiamo gli orari della Ztl: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 (solo su prenotazione, a numero chiuso, dalle 20 alle 22), sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13.30. Sulla presenza delle telecamere in uscita è anche scontro politico. Da una parte l’ex sindaco Tosi accusa Palazzo Barbieri di voler fare solo cassa sulla pelle dei veronesi. Dall’altra il vicesindaco e assessore alla Mobilità Zanotto replica che «è dal 2015», quindi dall’amministrazione Tosi, «che ci sono le telecamere in uscita. Dallo scorso febbraio è cambiato solo il controllo, che non è più solo rappresentato dai vigili ma anche dall’occhio elettronico. È da 14 anni che è in vigore l’obbligo di uscita dalla Ztl». A Palazzo si litiga, ma intanto le multe continuano a ingrossare le casse.