Zona gialla, da lunedì un’altra storia “A scuola in presenza, almeno per il 60%: consentite solo deroghe eccezionali

Non più un Paese solo ‘in arancione’ o ‘rosso’. Da lunedì torneranno il ‘giallo’ e il ‘bianco’ nella cartina che segnala le misure anti Covid. Dopo la stretta di aprile, ogni Regione, dalla prossima settimana, potrà, quindi, ambire al livello più basso di restrizioni nell’ambito del sistema per colori utilizzato per decidere le misure in base indice di contagio.
Dalla scuola in presenza al via libera agli spettacoli all’aperto, al ‘certificato verde’ per chi è vaccinato o negativo al tampone, ecco le principali misure contenute nella bozza del nuovo decreto Covid:

Scuola in presenza. Deroghe in casi eccezionali
“Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonchè delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado, almeno per il 50% della popolazione studentesca”.
“Le disposizioni di cui al primo periodo non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci – si precisa – La deroga è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars-cov-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio”, si aggiunge.

“Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, affinchè – si precisa – nella zona rossa sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza”. Mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza delle scuole superiori deve essere garantita “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”.
Infine, la bozza prevede che “dal 26 aprile 2021 e fino al 31 luglio 2021, nelle zone gialla e arancione, le attività didattiche e curriculari delle università “siano svolte prioritariamente in presenza secondo i piani di organizzazione della didattica e delle attività curricolari predisposti nel rispetto dei protocolli di sicurezza”.