Zivelonghi: “Dimissioni? Figuriamoci” L’assessora incassa la fiducia del sindaco e studia taxi rosa per l’8 marzo. Verona Domani attacca

Zivelonghi 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

“Dimettermi? Non ci penso proprio, figuriamoci”. L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi tira dritto per la sua strada, al di là degli attacchi del centrodestra che l’ha messa nel mirino per i ripetuti episodi di violenza che si verificano in città. Anzi, l’assessora potrebbe a breve ricevere nuovi incarichi come anticipato dal sindaco Damiano Tommasi che ha difeso la Zivelonghi dalle critiche. “Sono orgoglioso che la delega lla sicurezza l’abbia l’assessora Zivelonghi che la mia totale fiducia e che sta svolgendo il suo compito con la massima competenza e rigore. Proprio per questo – ha aggiunto il sindaco – ho intenzione a breve di affidarle altri incarichi”. Zivelonghi nel frattempo sta lavorando, tra gli altri fronti, per la sicurezza delle donne in vista dell’8 marzo: oggi ha incontrato i tassisti per mettere a punto un servizio serale di trasporto dedicato alle donne per aumentare la loro sicurezza nelle ore più a rischio: i taxi rosa.
Sul tema sicurezza anche il Pd provinciale fa quadrato con l’amministrazione. In una nota il segretario Bonfante con il capogruppo Segattini scrive: “ La forte sintonia sviluppata dall’amministrazione comunale con le altre autorità responsabili dell’ordine pubblico, segnatamente Questura e Prefettura”, porta a un “nuovo modello di sicurezza urbana, più concreto, capace di andare alla radice dei problemi. Abbiamo visto, infatti, che dietro alla terribile aggressione ai danni di un giovanissimo da parte di un gruppo di coetanei, non ci sono delinquenti incalliti, ma famiglie fragili, che si sono presentate contrite davanti al Questore il quale ha sanzionato i responsabili. Nel caso della grave violenza ai danni di una giovane donna verificatasi all’ex zoo risulta esserci una dinamica dettata da storie di dipendenze, oltre alla mancata riqualificazione dell’area che si trascina da anni per l’ignavia delle precedenti amministrazioni”.
“Disagio abitativo, lavoro povero, dispersione scolastica, salute mentale, sono le criticità in cui affondano le radici tante altre situazioni di insicurezza che si vengono a creare. Compito di una amministrazione pubblica è reprimere i comportamenti scorretti; bonificare o rimediare alle sacche di disagio sociale che spesso sono alla radice di tali comportamenti; sostenere le tante realtà che non vogliono rinunciare a riappropriarsi degli spazi pubblici rendendo vivi e frequentati i quartieri”.
“La destra veronese, con il suo continuo soffiare sul fuoco delle paure e riproporre soluzioni inefficaci e fallimentari, bocciate dalla storia e dalle autorità, non sta facendo un buon servizio alla città”.
“Anche a livello governativo non si vede alcun significativo cambio di passo sul fronte dell’ordine pubblico, come ad esempio un maggior numero di poliziotti. E con la riduzione delle risorse destinate alle nuove povertà (tra cui il taglio al fondo sostegno affitti e al fondo morosità incolpevole), decisa sempre da questo governo, la situazione è destinata a peggiorare”.
Da Verona Domani invece arriva un nuovo attacco: “Condanniamo senza riserve gli atti di violenza che hanno coinvolto la nostra città, la preoccupazione dei cittadini è crescente. È inaccettabile che gli aggressori dei fatti avvenuti sotto Palazzo Barbieri restino praticamente impuniti. La nostra comunità non può tollerare che chi commette atti violenti sfugga alle dovute responsabilità. Chiediamo con forza che vengano adottate misure decise per garantire la sicurezza dei cittadini e un’adeguata punizione per coloro che commettono aggressioni. Ora la situazione è quella di un giovane malmenato che fatica ad uscire di casa. Un chiaro segnale delle conseguenze drammatiche di atti violenti. La strada della “tolleranza zero” verso la violenza deve essere presa in considerazione per il bene della nostra comunità. La strafottenza e l’arroganza di alcune dichiarazioni istituzionali da parte del Pd non contribuiscono a costruire una comunità più sicura”.