“Non stupisce che Zelger dichiari a La 7 di non percepire il problema dell’omofobia: è infatti assai improbabile rendersi conto dell’esistenza di un problema quando si è parti integranti di esso. Il consigliere pertanto non si rende conto nemmeno che nel riproporre banali stereotipi di genere come quello secondo il quale le donne preferirebbero l’accudimento mentre gli uomini la tecnologia, non offende soltanto l’intelligenza dei propri interlocutori ma dell’intera città di Verona che il consigliere così indegnamente rappresenta”, scrivono in una nota i consiglieri comunali del Pd, Benini, La Paglia e Vallani.
“Le sue sono opinioni personali ma come esponente politico di una maggioranza comunale hanno un peso gravissimo. Ci attendiamo pertanto che il Sindaco Sboarina e l’intera maggioranza di Palazzo Barbieri prendano le distanze dalle parole di Zelger e che si scusino con i tanti e le tante che si sono sentite offese.
A meno che il pensiero del Sindaco e della maggioranza non sia in linea con quello di Zelger, come del resto rivela lo stesso coordinatore nazionale di Forza Italia Tajani. Forse in più di Sboarina e degli altri hanno soltanto il coraggio, o l’ingenuità, di dire ciò che pensano davvero”, concludono i consiglieri del Pd, sconcertati dalle affermazioni di Zelger, non nuovo alle “prime pagine”, come del resto nei giorni scorsi per la querelle con Fedez.