Sorpresa. Alle prossime elezioni amministrative, oltre ai già annunciati candidati sindaci come Federico Sboarina, Damiano Tommasi e Flavio Tosi ci sarà un altro concorrente. Si tratta nientemeno che dell’attuale consigliere leghista Alberto Zelger. Francesca Menin, presidente del Comitato “Verona per la Libertà’’ presente alla conferenza stampa davanti al Liston 12 non ha lasciato dubbi: “Siamo qui per presentare il nostro candidato sindaco Alberto Zelger, perché è l’unica persona che in questi anni ha manifestato vicinanza verso i cittadini veronesi. Le nostre prese di posizione non sono state ascoltate, né dall’Amministrazione comunale, né dai parlamentari veronesi. Siamo qui per dire “libertà’’, non solo dal green pass, ma libertà di scelta a 360°, che tutti i cittadini devono ottenere, senza nessun ricatto. Zelger è stato in grado di rilevare le gravi criticità che questa situazione ha portato nella nostra comunità, tra disagio e divisione sociale. Vogliamo poter fornire risposte e manifestare vicinanza a quei cittadini che hanno perso il lavoro perché hanno scelto di non aderire al ricatto del Governo con imposizioni che ormai abbiamo accertato da tempo non aver nulla di sanitario. La nuova normalità è un ossimoro che non ci appartiene’’.
Dal canto suo Alberto Zelger, candidato sindaco “Verona per la Libertà’’, presentando la nuova lista civica, ha spiegato le ragioni della scelta. Al centro del suo programma il tema sanitario, che lo ha visto schierato sul fronte dei no green pass.
“Da più di due anni- ha detto- è stato annunciato lo stato di emergenza sanitaria che ha permesso al Governo di scavalcare le leggi ordinarie, a questo si è aggiunta l’emanazione di Dpcm sempre più restrittivi che hanno gradualmente cancellato i diritti costituzionali colpendo mano a mano tutte le categorie.
Ma quello che ci ripromettiamo di fare, almeno a livello locale per salvaguardare i nostri cittadini, è quello di contrastare tutte le forme di discriminazione e di emarginazione sociale, promuvere l’approfondimento giuridico e scientifico su tutto ciò che riguarda i vaccini, favorire le produzioni locali, rimuovere gli ostacoli per le visite ai familiari in ospedale e nelle Rsa e favorire il confronto nelle università’’. Contro il pensiero unico si è espresso Maurizio Cutolo, uno dei fondatori del Comitato “Verona per la Libertà’’. Cutolo ha citato l’esempio del Professor Orsini alla Luiss di Roma che, secondo lui, aveva espresso un pensiero non allineato riguardo alle vicende Ucraina-Russia “Se questa è la nuova normalità, noi, con determinazione, la rispediamo al mittente. Questa è la nostra missione’’.
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