Zaia: “No alla quarantena per i vaccinati” e ancora “Sì ai turisti Usa e no dall’Emilia?” Le norme al vaglio dell’esecutivo rischiano di produrre storture incomprensibili

“Nell’ottica della ripartenza del turismo bisogna rivedere da subito il tema delle quarantene”. Lo ha chiesto al governo il presidente del Veneto, Luca Zaia, il quale ne ha dato conto durante la consueta conferenza stampa nella sede regionale della Prote­zione Civile. “Se per esempio un turista vie­ne dagli Stati U­niti”, ha spiegato Zaia, “è già vaccinato, e non serve la quarantena. Rischiamo di perdere moltissimi clienti. Dob­biamo chiedere che si faccia chiarezza, è inutile fare una riflessione sulle quarantene a luglio. Il 68% dei nostri turisti sono stranieri, quindi la programmazione per loro è importante, non è per un weekend”, ha sottolineato. “Sono ore utili per aggiustare il tiro, il presidente del Consiglio Ma­rio Draghi è persona di buon senso, spero che sapraà ascoltare queste osservazioni che i colleghi presidenti fanno assieme a me. Anche sul green pass non è dato sapere ulteriori elementi, ma se di­venta l’essere tamponati allora il servizio pubblico deve garantirli a tutti, che altrimenti finisce che può andare fuori regione solo chi ha i soldi per pagarsi i tamponi”.

Sono ore utili per aggiustare il tiro e sono sicuro che Draghi saprà trovare una buona soluzione”. Altra ri­chiesta, questa volta sul co­prifuoco. “Premesso che è una brutta parola e che il vero motore è avere il controllo dell’infezione, sarebbe un segno di di­sponibilità in­nalzarlo un po’. Speriamo che venga preso in considerazione questo elemento”. In attesa dell’ufficialità, Zaia ha parlato della bozza del decreto del Consiglio dei mi­nistri. “La maggior parte delle attività oggi è aperta, il contesto è diverso da un an­no fa, oggi le strade sono pie­ne. Ma è difficile spiegare che si può giocare a calcetto al­l’aperto tra scapoli e am­mogliati e le palestre aprono il primo giugno. E’ difficile dire che si può mangiare soltanto all’aperto in una primavera così fredda. E’ difficile dire che in zona gialla si può andare al ristorante solo fino alle 18. E’ iniziata la fase di convivenza con il virus, stiamo galoppando con i vaccini, non si può continuare so­lo con le restrizioni. Entro l’e­state gli over 60 sono vaccinati. Coprifuoco, si potrebbe toglierlo o innalzarlo alle 23. La riapertura dei parchi il primo luglio è molto dannosa”. Uno sguardo al bollettino di giornata. I nuovi casi di positività al virus so­no 1.098 positivi, con un’in­cidenza del 2% sui tamponi effettuati. Da inizio pandemia in Ve­neto sono stati fatti oltre 9 milioni di tamponi (403.000 i positivi da inizio febbraio 2020 dei quali la metà senza sintomi, il 5% invece è stato ospedalizzato). Attualmente ci sono 1.685 ricoverati (-43 rispetto a ieri) dei quali 236 in terapia intensiva (-11). I morti nelle ultimi 24 ore sono 20. “I dati sono incoraggianti” ha commentato Zaia, “anche se non si potranno definire buoni fino a quando il numero di de­cessi e delle terapie intensive non scenderà a zero”. Dalla prossima settimana, in Veneto, arriveranno al­me­no 50 mila dosi di vaccino in più. Zaia ha chiuso con una polemica politica. “Il Covid ha dimostrato che il Veneto ha superato la prova dell’autonomia. Si era discusso addirittura di to­glierla, ricordate? Io la to­glierei ai governi l’autonomia, non alle Regioni, basta guardare gli accordi fatti sui vaccini”.