“A fine mese rischiamo di arrivare a 300 persone in terapia intensiva: sarebbe una replica del marzo dell’anno scorso, siamo in quella situazione”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia nel corso della consueta conferenza stampa. Le notizie sono allarmanti. Questo il bollettino quotidiano. Nelle ultime 24 ore nella nostra regione sono stati segnalati 2.191 nuovi positivi (il 5,23% sui tamponi eseguiti). Ci sono 1.807 ricoverati, e purtroppo il numero è in consistente aumento: 1.600 in area non critica (+58), 207 in terapia intensiva (+4). Dieci giorni fa in terapia intensiva c’erano 88 persone. Sono morte altre 59 persone. Le vaccinazioni complete fatte ad oggi sono 556.366. “Fuori la vita è normale”, ha detto Zaia, “ma in verità 198 persone nelle ultime 48 ore hanno dovuto suonare il campanello al pronto soccorso perché non riuscivano a respirare. E fino a fine marzo”, ha ripetuto, “la situazione resterà impegnativa, secondo i nostri modelli previsionali. Quindi il governatore ha rivolto un appello: “Le autorità facciano chiarezza al più presto sull’Astrazeneca. Dalle prime segnalazioni non risultano correlazioni tra morti e problemi generati dal vaccino. Statisticamente ci possono essere casi che emergono dissociati dal tema delle vaccinazioni. Se non c’è nesso clinico”, ha tenuto a sottolineare il governatore, “le vaccinazioni devono essere riautorizzate. In Veneto Astrazeneca pesa per il 50%. Per altro in Veneto non si è registrata alcuna reazione avversa grave al siero ango-svedese. Ieri, in generale, sono state fatte 11.942 vaccinazioni, che è un ottimo risultato. Il blocco ci ha fatto perdere circa 10 mila vaccinazioni al giorno. Sia chiaro: hanno fatto bene a sospendere in via precauzionale. Resta fermo l’obiettivo di mettere in sicurezza prima dell’estate almeno gli over 70”. Ma come procede la vaccinazione degli anziani? “Da lunedì”, ha informato l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, il programma prevdeva di iniziare dalla classe 1938 e dal 1911 al 1932. Lunedì prossimo toccherebbe alle classi 1937-1930-1931-1932. L’ ultima settimana di marzo tocca alle classi 1933-1934-1935”. E però come vengono informati? “La Regione si impegna a fare una ricognizione ed entro domani a dare una risposta. Domani presenteremo il piano regionale per i pazienti fragili, inclusi disabili e caregiver”. Di nuovo Zaia sulla questione Astrazeneca. “Siamo favorevoli ad un monitoraggio sui livelli di coagulazione pre e post vaccino su volontari avanzata dal professor Paolo Simioni dell’Università di Padova, un esperto di malattie del sangue che si è messo a disposizione. Secondo me potrebbe essere fatto per tutti i vaccini. Si tratta di un progetto che deve ancora essere stilato e poi dovrà essere presentato al comitato etico”. Intanto da Paolo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, parte un appello: “Sostenga la richiesta di Medici con l’Africa Cuamm di sospendere il brevetto dei vaccini contro il Covid, in modo da aumentarne la produzione e, di consegenza, accelerare il processo di vaccinazione stessa, anche nei Paesi del Sud del mondo. Grazie alla sospensione dei brevetti e degli altri diritti di proprietà intellettuale, molti Stati con competenze e tecnologia per produrre localmente i vaccini sarebbero messi nelle condizioni di incrementare la produzione e rendere più rapida la somministrazione delle dosi. . Ci salveremo solo se sapremo restare uniti: il virus ha dimostrato di non conoscere i confini fra una nazione e l’altra motivo per cui mi aspetto che la Regione ponga la questione in Italia e in Europa attraverso una presa di posizione formale”.