“Su quanto accaduto all’ospedale di Borgo Trento vogliamo vedere quanto prima la relazione della commissione ispettiva: adesso, non il 21 settembre a urne chiuse, visto che Zaia ha annunciato di aver disposto la massima diffusione. Ma siamo certi che, tra controdeduzioni dell’Azienda ospedaliera e conclusioni della Regione, questo termine sarà ampiamente superato. In ogni caso non ci accontentiamo di quanto fatto finora: è necessaria una commissione consiliare d’inchiesta, non nominata da Mantoan, che rappresenti tutte le forze politiche presenti in Consiglio”. A ribadire la richiesta è la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon, candidata alle Regionali del 20-21 settembre nel collegio di Verona.
“Il re è nudo. Il presidente Zaia spiega in conferenza stampa di aver saputo del Citrobacter dagli articoli di giornale. Ci sta dicendo, dunque, che chi dovrebbe controllare la sanità veneta non sapeva nulla o era in altre faccende affaccendato? Se non fosse stato per le denunce delle mamme quando sarebbe stata fatta la bonifica ambientale? Chi si occupa che vengano seguiti i protocolli di igiene e i parametri qualitativi? L’autodifesa del governatore è un gravissimo atto di accusa verso se stesso”.
È il commento di Elisa La Paglia, consigliere comunale ecandidata alle elezioni regionali per il Pd.
“È incredibile come solo dopo un anno e mezzo di analisi e in seguito alla battaglia legale avviata da una mamma, si sia fatto chiarezza sui tragici episodi che hanno coinvolto l’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a Verona” dichiara il candidato presidente del Veneto Cappelletti (M5S).
“In tutto ciò, è inaccettabile che il governatore Luca Zaia parli della vicenda come di qualcosa che non lo riguardi e su cui non poteva avere alcuna possibilità di intervento”.
“Eppure Zaia, in qualità di presidente della Regione Veneto, è necessariamente responsabile della sanità veneta. E non solo per prendersi i meriti”.
In redazione anche una nota dell’’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, che “comunica che, in data odierna, è stata recapitata da parte della Regione Veneto una richiesta di formulazione di rilievi ritenuti necessari per consentire alla Direzione di Area di entrare in possesso di tutti gli elementi utili per ogni conseguente azione.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona si riserva, come di prassi nella massima trasparenza, di presentare tali controdeduzioni entro il termine richiesto di 48 ore”.
Mariotti attacca: “Consiglieri Pd, dovreste fare silenzio!”
“Leggo sui giornali le ultime dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali del PD, in merito al caso del batterio killer nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Borgo Trento; i consiglieri si scagliano contro la Regione sostenendo che non possa dichiararsi estranea alla vicenda.” – commenta il candidato.
“Fanno specie tali uscite da parte di questi personaggi quando il loro partito, attualmente al governo, è quello alfiere dell’Europa, dei tagli alla spesa e del pareggio di bilancio in Costituzione. Ovvero il più solerte ed entusiasta sostenitore delle folli politiche di austerità euroinomani. E’ quindi inutile che si parli delle responsabilità della giunta se si pensa che il PD con le sue politiche liberiste taglia da anni i fondi destinati al SSN: con il governo Renzi aveva promesso 16,6 miliardi di euro che non sono mai stati erogati mentre con la finanziaria del 2018 Paolo Gentiloni sono stati tagliati altri 3,3 miliardi.”
Mariotti conclude attaccando i consiglieri e il loro partito – “Invece di preoccuparsi della attuale gestione regionale di centro-destra, queste persone dovrebbero pensare alle responsabilità del loro partito”.