Zaia duro contro l’Ema. Caos attorno ad astrazeneca. Terapie intensive al 30%: siamo al limite Zaia in videoconferenza col premier Draghi spera in provvedimenti di buonsenso

“Siamo ancora preoccupati. Finché non calano in maniera vistosa i ricoveri, non diminuiranno i pazienti nelle terapie intensive e quindi non diminuirà nemmeno la mortalità”, ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso della consueta conferenza stampa’. Du­rante la prima ondata avevamo un rapporto ricoverati in a­rea non critica e nelle terapie intensive di 6 a 1. Con la se­con­da siamo passati a 8 su 1, un terzo di incremento dell’a­rea non critica. In questa ultima ondata abbiamo 5,5 pa­zienti in area non critica su 1 in terapia intensiva. L’area non critica è precipitata”, ha evidenziato Zaia, “ma cresce la terapia intensiva. Noi ricoveriamo mediamente 80-100 per­sone al giorno, e calcoliamo che mediamente il 10-15% finisce in terapia intensiva, fra qualche giorno o fra qualche settimana. Quindi di 2.000 persone che si contagiano ogni giorno, 100 finiscono in ospedale, e 13 finiranno in terapia intensiva. Ricordo che sopra i 60 anni tre su 100 perdono la vita”. Il bollettino giornaliero. nuovi positivi sono 1.241 su un totale di 44.878 tamponi, quindi l’incidenza è del 2,76%. Gli attualmente positivi sono 34.139.

I pazienti Covid ricoverati sono complessivamente sono 2.268, 200 in meno ri­spetto al picco registrato il 31 marzo scorso, e 30 in meno rispetto a ieri. 24 nuovi decessi. Le terapie intensive sono al 30%, quindi alla soglia limite, mentre in area non critica i ricoveri sono al 27% con la soglia massima che è fissata al 40%. Zaia ha commentato il caos sul vaccino inglese Astrazeneca. “In Veneto tra over 60 e vulnerabili abbiamo due milioni di cittadini, queste sono le priorità. Le indicazioni su AstraZeneca spero che ci facciano chiudere il target. L’unica cosa è che ci restano pochi vaccini. E se ne abbiamo pochi non si va avanti. Oggi è una giornata felice perché abbiamo fatto 34.681 vaccini, siamo al 77% della copertura degli over 80, con 27.510 prime dosi. Abbiamo 199mila vaccini a disposizione, per fine serata saranno 160mila, li divoriamo. Di questi 68mila erano AstraZeneca, 93 mila Pfizer e 37 Moderna. Abbiamo capito che l’Ema quando c’è brutto tempo evita di uscire di ca­sa”, ha evidenziato Zaia. “Prima Ema ha detto agli Stati di decidere. Poi vien fatta la ‘raccomandazione’ di utilizzare il vaccino AstraZeneca al di sopra dei 60 anni. Ma la parola raccomandazione non vuol dire ‘obbligatorietà’ a non usarlo sotto il 60”. Intanto il Paese resta chiuso. Oggi è in programma la video-conferenza tra le Regioni e il premier Mario Draghi. “La nostra posizione resta di buon senso, di gradualità, ma soprattutto di affrontare questa nuova stagione che non può essere la stagione di chiusura senza se e senza ma. Chi predica la chiusura sicuramente lo fa su una base scientifica”, ha affermato il governatore. “Io dico invece un’altra cosa: se uscite mettetevi in sicurezza, non fate assembramenti e possiamo pensare a un percorso di lenta riapertura, perché le imprese che soffrono ci chiedono un minimo di prospettiva. Non passi mai il con­cetto che banalizzo la situazione sanitaria. Sono poco meno di 10mila gli operatori sanitari che in Veneto non hanno ancora ricevuto il vaccino. “Il decreto che prevede l’obbligatorietà dei vaccini agli operatori sanitari sta ottenendo risultati”, ha confermato Zaia, “in molti stanno chiedendo di sottoporsi alla vaccinazione”.