“Questa partita ce la siamo proprio mangiata”, afferma un po’ abbattuto Giulio Magalini, migliore in campo contro Taranto. «Il fatto che io sia stato votato dalla sala stampa come migliore non cambia il risultato finale. Avremmo potuto e dovuto vincere ma non siamo stati in grado di
portare a casa una partita che era assolutamente alla nostra portata».
Alcune incertezze, un punto contestato non dato poi ai padroni di casa su cui aleggiano ancora molti dubbi, una serie di errori evitabili, Mozic non al top ma soprattutto una sbagliata valutazione fatta da coach Stoytchev, che parla di partita gestita male, anche in termini di strategia e assetto.
«Abbiamo perso la partita perché non abbiamo giocato come avremmo voluto. Il punto contestato ha inciso, ma non è la ragione per cui abbiamo perso. Dovevamo impostare la partita in
modo diverso nel quarto set. Ci siamo incastrati nel cambio palla con le battute ibride. La gioventù e l’inesperienza non ci permette di gestire alcune situazioni al meglio, come nelle alzate. Nel cambio palla le statistiche a nostro favore sono basse, questo significa dover fare i conti con mancanze che abbiamo. Dobbiamo lavorare tanto sulla tecnica, ma soprattutto gestire situazioni semplici, che spesso ci sfugge. Io per primo non sono stato in grado di impostare bene il 4° set. Ho fatto delle richieste ai giocatori che non si sono rivelate vincenti e in aggiunta i no
stri avversari sono stati in grado di salvare molti più palloni su cui noi invece ci siamo presi la libertà di essere meno precisi; e questo ha fatto la differenza».
Adesso ad attendere il WithU Verona Volley sono due partite di fila fuori casa, la prima sabatoa Milano contro la Powervolley Milano ed il Civitanova la settimana dopo. Due partite per capire di più sul cammino che attende la WithU.
Home La Cronaca di Verona WithU, due partite per capire. Magalini suona la “sveglia”. E Stoytchev alza...