In questi giorni WhatsApp, la nota chat gratuita utilizzata da milioni di persone, sta avvisando gli utenti circa la modifica dei termini e delle condizioni relative alla privacy. La ragione di questa situazione è dovuta al fatto che dal 2014 WhatsApp è stata acquistata da Facebook ed ora il noto social network vuole scambiare talune informazioni degli utenti tra le due piattaforme. Il messaggio bloccante serve a specificare che – come affermato sul sito whatsapp.com -: “Nulla di ciò che gli utenti condividono su WhatsApp, compresi i messaggi, le foto, e le informazioni dell’account, sarà pubblicato su Facebook o su altre applicazioni del nostro gruppo di applicazioni per essere visto da altri, e nulla di ciò che viene pubblicato su queste applicazioni sarà condiviso su WhatsApp per essere visto da altri”. Inoltre non sarà consentita la diffusione di banner di terzi sulla chat. Ma dall’informativa dell’applicazione si intuisce che gli utenti WhatsApp potrebbero essere destinatari di azioni di marketing tramite l’invio di messaggi promozionali di beni e servizi. Viene comunque garantita la possibilità di gestire tali comunicazioni in modo da evitare lo spam.
“Non si tratta di un semplice aggiornamento ma di una vera e propria modifica delle condizioni relative alla privacy – avvisa Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona – E’ importante essere coscienti delle scelte che si compiono e non accettare supinamente le nuove condizioni, senza leggere l’informativa”. “Se qualcuno – continua Cecchinato – non vuole accettare lo scambio di informazioni e le relative implicazioni può farlo, anche se ha accettato i nuovi termini della privacy WhatsApp”. Entro 30 giorni dall’accettazione delle nuove condizioni pertanto si può decidere di non condividere le informazioni del proprio account WhatsApp con Facebook. Basta aprire il menù “impostazioni”, accedere alla voce “account” e revocare la scelta sulla condivisioni delle informazioni dell’account con Facebook togliendo il segno di spunta su “condividi info account”.
E’ inoltre possibile evitare il consenso sulla condivisione di dati prima di accettare i nuovi termini della privacy. Per fare ciò, prima di cliccare su “Accetto” bisogna premere sulla parola “Leggi” all’interno del messaggio informativo. Così comparirà una sezione nella parte inferiore dello schermo accompagnata dal testo: “Condividi le informazioni del mio account WhatsApp con Facebook per migliorare le mie esperienze con le inserzioni e i prodotti di Facebook“. Per disattivare la condivisione dei dati è sufficiente togliere il segno di spunta sulla casella.
“In generale la tutela della privacy – afferma Davide Cecchinato – è tanto efficace quanto più la sappiamo affrontare con consapevolezza. La cessione di informazioni personali e l’autorizzazione ad utilizzare i dati da parte di terzi non deve mai avvenire inconsciamente. Non deve mai essere un’operazione automatica e scontata”. “Per questo – continua Cecchinato – è opportuno che i cittadini si informino e acconsentano al trattamento solo dopo aver letto le relative informative. Non è facile ma è l’unica via per evitare fastidiose interferenza alla nostra privacy”. “Purtroppo una volta che i dati vengono ceduti – evidenzia Cecchinato – risulta molto difficile per il consumatore revocare il consenso, soprattutto se i dati sono inviati a terzi di cui non si sa nulla. Le norme attuali, come anche il ricorso all’Autorità Garante, che è oneroso, non aiuta ad ottenere efficace tutela a posteriori. Meglio quindi agire preventivamente ed evitare o limitare situazioni di diffusione delle informazioni”.