Presentato in Vescovado l’accordo quadro per la costituzione di un laboratorio permanente di progettazione e programmazione per azioni congiunte di welfare generativo e di comunità per Verona e la sua provincia dal titolo “Il Villaggio delle Possibilità”, Adoa, l’associazione diocesana che raggruppa le opere assistenziali.
Il multiforme mondo votato alla missione “del prendersi cura” promosso da ADOA, in stretta sinergia con L’ULSS9 e con i sindaci dei territori rappresentati dai tre presidenti delle conferenze distrettuali, con il coinvolgimento diretto di Enti del Terzo Settore non profit, dopo anni di riflessione, studio, ricerca ed esperienza nello sviluppo di co-progettualità ad impatto sociale, ha deciso di proporre una sfida di intervento congiunto per il bene di ragazzi, giovani e famiglie per costruire insieme comunità più inclusive là dove i ragazzi e le famiglie vivono: scuole, territorio, associazioni sportive, parrocchie. Un nuovo piano di co-progettazione che mira al supporto continuativo delle persone, delle famiglie e delle comunità territoriali, in particolare sviluppando processi di protagonismo giovanile ripartendo dalle periferie, dai luoghi della prossimità, della socialità di paese, dello sport e del “prendersi cura”, il tutto sviluppato e messo in atto grazie alla costruzione ed al coordinamento di progetti di rete tra le istituzioni ed il terzo settore non profit.
All’incontro hanno portato il loro contributo l’avvocato Tomas Chiaramonte, segretario generale di ADOA, il direttore generale dell’ULSS9 Pietro Girardi, Gianfranco Dalla Valentina, sindaco di Sona e presidente del comitato dei sindaci del distretto 4, Annalisa Florentino, Direttrice di Sede Verona Piazza Bra di UniCredit e Elena Carraro, Responsabile Area Retail Verona di UniCredit. Le conclusioni affidate al vescovo Domenico.
Il piano di intervento di tre fasi, come spiegato dall’avvocato Chiaramonte, prevede la costituzione di un fondo che garantisce un primo ascolto gratuito alle persone bisognose e l’accesso alle cure a chi rischia di non accedervi per problemi economici, di solitudine e di isolamento sociale, il coordinamento di un equipe multiprofessionale diffusa composta da un gruppo di specialiste e specialisti già in collaborazione con Enti ADOA e la co-progettazione e co-programmazione di azioni concrete tra enti del terzo settore non profit, i sindaci, l’ULSS9, imprenditori e istituti di credito sensibili ed attenti al territorio.
Tra i progetti del Villaggio delle Possibilità, due in particolare colpiscono per la modalità con la quale sono nati ed il successo che hanno avuto in questi anni: #S-fidiamoci_conADOA per le scuole di ogni ordine e grado che viene descritto dal prof. Giorgio Mion, coordinatore del tavolo formazione di ADOA e professore dell’Università degli Studi di Verona e #ConFrancesco: un progetto di inclusione attraverso lo sport co-progettato dagli amici di Francesco, ADOA e, nel caso degli sport acquatici, da CSS di Verona di via San Marco a Verona e di S. Michele Extra.