Il prossimo weekend del Festival d’estate 2020 è interamente dedicato a Giacomo Puccini, il più grande compositore italiano del Novecento, autore di capolavori tra i più amati e rappresentati nel mondo. Nel Gala di sabato risuonano pagine celeberrime ed altre mai eseguite a Verona con alcuni dei massimi interpreti pucciniani a livello internazionale, mentre domani la breve opera Gianni Schicchi è un’altra “prima volta” in questa edizione straordinaria, in forma semiscenica con un cast eccezionale guidato da Leo Nucci, qui al debutto areniano anche come regista: spasso assicurato e ritmo da commedia italiana con un sorriso di malizia e disincanto per esorcizzare le paure di oggi.
Dopo Verdi, è Puccini l’autore più rappresentato all’Arena, con ben quattro titoli nella top ten dell’anfiteatro. Il grande lucchese (1858-1924) quest’anno arriva però con una gemma inedita: il Gianni Schicchi, atto unico divertente e appassionato con un protagonista medievale ma modernissimo, uomo nuovo cinico e toscano come “il gran padre” Dante che lo immortalò tra i fraudolenti nel canto XXX dell’Inferno, come il librettista Giovacchino Forzano e il compositore stesso, geniali nel ritrarre vizi, virtù e furbizie italiche. Per interpretare il ruolo del titolo, Fondazione Arena ha chiamato un cantante-attore di prestigio, un autentico mattatore che conosce a fondo l’opera, la tradizione esecutiva e al contempo il pubblico areniano: Leo Nucci, che debutta in Arena anche come curatore della regia.
«Quest’anno abbiamo inanellato così tante rarità e gioielli preziosi e così tanti interpreti straordinari che è quasi un peccato che si tratti solo di date uniche. – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona – Sono orgogliosa di aver dimostrato che la voglia di sperimentare, variare e donare al pubblico il meglio non è venuta a mancare nemmeno in un anno così difficile. Leo Nucci è un amico di lunga data e nei periodi difficili i veri amici si vedono. Questo Gianni Schicchi è l’unica opera che in un certo senso allestiamo per intero in Arena per l’estate in corso: lo considero un bellissimo regalo alla Fondazione e alla città, così come lo sarà il Gala Puccini, che schiera una parata di nomi di primissimo piano, altrove impossibili da mettere insieme».
Infatti sabato il comparto sopranile allinea star come i soprani Eleonora Buratto, di recente applaudita nel Verdi Gala; Maria José Siri, pucciniana anche per inaugurazioni alla Scala; Hui He, beniamina areniana; e dopo l’unica presenza nel 2003 Angela Gheorghiu, massima Tosca del nostro tempo. È molto atteso anche il ritorno sulla scena veronese dei tenori Marcelo Álvarez, dopo otto anni, e Piero Pretti, assente dal 2015, così come quello del baritono Alberto Gazale. Completano la locandina altre voci di lusso come Carlo Bosi, Dario Giorgelè, Gianfranco Montresor.
Il veronese Andrea Battistoni dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona ed il Coro preparato da Vito Lombardi.