Vor der Leyen blocca la proposta di regolamento sui pesticidi La presidente della commissione UE ha annunciato alla plenaria PE che proporrà il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi

Ursula von der Leyen, President of the European Commission

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi, che è giù stata rigettata dall’Eurocamera e che non ha avuto progressi neanche in Consiglio. Secondo Von Der Leyen, il regolamento è diventato un “simbolo di polarizzazione”, e che “una nuova proposta, più matura, sarà fatta in futuro”.

Nel suo intervento, Von Der Leyen si è soffermata a lungo sulle proteste degli agricoltori, sottolineando come molti di loro si sentano messi all’angolo e che sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico, e non solo, anche della guerra in Russia, dell’inflazione, dell’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti.

Von der leyen spiega “Abbiamo lanciato il Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’Ue. Abbiamo invitato i rappresentanti del settore agricolo, delle comunità rurali, dell’industria delle sementi e dei fertilizzanti, del settore alimentare, ma anche del settore finanziario, dei consumatori e del settore alimentare, dei gruppi di consumatori e ambientalisti e della scienza. Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale
per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico”, ha spiegato ancora.

Von der Leyen continua sostenendo che gli agricoltori hanno bisogno di un’argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa.

La presidente della commissione Ue sottolinea: “Il terreno fertile è sempre stato la spina dorsale del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70 per cento dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più”, e poi aggiungendo: “la conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l’alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro”.