Niente scrivania, computer, email e videocall, niente routine lavorativa: così 45 dipendenti della Milkman Technologies – scale-up di tecnologia per una gestione ottimizzata e sostenibile delle consegne dell’ultimo miglio, nata nel 2015 – si sono messi al lavoro nel parco e nel bosco di Villa Buri al fianco dei volontari per sistemare il verde, ripulire, manutenere le strutture dell’area verde. Divisi in 7 gruppi, ciascuno con diversi ruoli, sono protagonisti attivi di un’esperienza di volontariato d’impresa, una delle nuove forme in cui si concretizza la responsabilità sociale di impresa. Nel dettaglio, si tratta di attività promosse e organizzate da una organizzazione profit e svolte dal personale dell’azienda durante o in sostituzione dell’orario di lavoro in sinergia con una realtà non profit: in questo caso l’associazione Villa Buri onlus. Il volontariato d’impresa è un fronte sulla cui promozione, informazione e consulenza per imprese e associazioni, il CSV, Centro di Servizio per il Volontariato, di Verona è impegnato già da anni, anche in collaborazione con l’ateneo veronese con il quale ha svolto nel 2015 una ricerca sul tema della responsabilità sociale d’impresa. “Il CSV vuole creare nuovi legami e nuove sinergie nel territorio, per dare vita ad alleanze significative e utili al soddisfacimento dei bisogni della comunità di riferimento. Il volontariato d’impresa è una delle interessanti strade da percorrere e CSV è ancora una volta ponte tra diverse realtà”, spiega Giampaolo Zampieri, consigliere CSV con delega al volontariato d’impresa. Dal punto di vista pratico, con il volontariato d’impresa, l’azienda decide di donare tempo e prestazioni dei propri dipendenti attraverso la cessione temporanea di personale, per eseguire una determinata attività lavorativa a favore di un ente del Terzo settore, che dovrà essere iscritto negli appositi Registri. Le spese relative all’impiego di lavoratori dipendenti (assunti con contratto a tempo indeterminato) sono poi deducibili dal reddito prodotto dall’impresa, nel limite del cinque per mille del costo globale del lavoro dipendente indicato nella dichiarazione dei redditi. Ma i benefici e le ricadute per le aziende sono ben più ampi. La responsabilità sociale d’impresa, infatti, può essere intesa come una strategia di marketing.