Vittorio Veneto pensa alle Olimpiadi Investimento da 65 milioni. Tracciato di oltre 2 Km costituito dalla galleria Sant’Augusta

Anas (Gruppo FS Italiane) ha aperto oggi al traffico la nuova variante di Vittorio Veneto (Tangenziale Est), in provincia di Treviso. La nuova opera, del valore complessivo di circa 65 milioni di euro, rientra nell’ambito degli interventi del primo Stralcio del nuovo tracciato “La Sega- Rindola” per il più ampio progetto di collegamento “La Sega-Ospedale”.
L’apertura al traffico è stata effettuata nel corso di un incontro online in diretta, sui canali social e youtube di Anas, alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e della Vicepresidente Elisa De Berti, del Sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto, del Presidente di Anas Claudio Andrea Gemme e dell’Amministratore delegato di Anas Massimo Simonini.
La variante, lunga 2,05 km, attraversa in galleria la dorsale di Serravalle e si sviluppa sulla sinistra del fiume Meschio. E’ costituita da un tratto principale delimitato da 2 rotatorie denominate “la Sega” e “Rindola”, aventi un diametro di circa 45 metri, ed un ramo di collegamento sud denominato “Vittorio Veneto centro” che termina con la rotatoria su via Carso.
L’opera d’arte principale della variante è la galleria “Sant’Augusta”, che risponde ai più elevati standard di sicurezza ed è dotata di Illuminazione a led, garantendo così una alta efficienza energetica. Il nuovo tunnel è lungo circa 1,5 km, realizzato con una superficie di scavo di 175 metri quadrati e un diametro di 15 metri. All’interno della galleria è stato anche realizzato un cunicolo, collegato all’esterno in corrispondenza di entrambe gli imbocchi e munito di 5 uscite di sicurezza, da utilizzarsi come via di fuga in caso di emergenza. Le altre opere realizzate sono il ponte “Meschio” per una lunghezza pari a 22 metri; è stato inoltre realizzato un tratto di circa 200 metri all’interno di una trincea, in corrispondenza dell’imbocco sud della galleria, caratterizzato da un’importante opera di sostegno costituita da pali di grande diametro e rivestita con pannelli prefabbricati che riproducono i tipici muri di confine della zona al fine di mitigare l’impatto paesaggistico dell’opera. La funzionalità dell’opera si completa con il cavalcavia di Rindola con una estensione di 13 metri che sovrappassa la viabilità comunale. I lavori di realizzazione della Variante proseguiranno con gli interventi previsti nel 2° Stralcio Rindola-Savassa il cui progetto è in fase di avvio.
“Siamo soddisfatti perché quest’opera tanto attesa ha finalmente visto la luce – ha detto Elisa De Berti – e contribuirà a ridurre l’impatto del traffico veicolare sulla città. Per Vittorio Veneto è il raggiungimento di un traguardo importante ma ancora intermedio: ora bisogna inserire adeguatamente questo percorso nella rete stradale complessiva e completare l’intera variante con la realizzazione del secondo stralcio, che speriamo avvenga in tempi più celeri del primo”.