La voce un po’ provata, ma l’attitudine è quella imprevedibile di sempre. Per Mimmo Danti, da una vita professione fantasista, sabato all’esordio in casa è arrivato anche il primo centro. Lui che a Verona è rinato, è diventato nel tempo capitano della sua Virtus, e ora ha già fatto capire che non è ancora giunto il momento di mollare. 33 primavere alle spalle, perlopiù spese in quella che oggi viene chiamata Lega Pro, con la stessa voglia di spingere i rossoblù sempre più in alto, verso quel sogno proibito che ancora non si può pronunciare.
Lo sa bene Mimmo, che la serie B l’ha accarezzata per poco tempo: ci vuole costanza, dedizione e tanto lavoro. Lui che di strada ne ha fatta tanta, dai monti della Sila dove è nato, fino alla città dell’Amore, ormai con un biglietto di sola andata. E stavolta con una dedica speciale: “Il gol è per loro, Victor e Serena, due miei amici tragicamente scomparsi di recente”. Come ha mostrato anche nella maglietta celebrativa: “Anche se avrei preferito vincere: ma si sa, se non sei concentrato fin da subito, capita com’è successo a noi di prendere gol dopo un minuto”.
Parole sagge, come solo un capitano sa dire. Ma poi vuoi mettere: la palla che arriva, lo stop col destro e la botta col mancino a infilarsi all’angolino, per il momentaneo vantaggio, sfumato solo a 4′ minuti dal termine. La corsa sotto i tifosi e una gioia che non si può minimamente descrivere: “Sabato ho avuto una prima conferma che siamo un grande gruppo, perchè dopo l’iniziale svantaggio non abbiamo perso la testa: vuol dire che la squadra è sul pezzo”.
Ha proseguito Danti: “Siamo al quinto anno tra i professionisti e qualcosa vorrà pur dire: cambiamo tanto ogni anno, ma ormai ci stiamo affermando nella categoria. E la società è brava a scovare sempre nuovi talenti: da Sinani a Casarotto, e ora è arrivato anche Talarico, che secondo me è un grandissimo giocatore. Poi speriamo torni in forma presto anche Juanito, abbiamo bisogno della sua classe”.
Ora inizia un importante tour de force che porterà la Virtus ad affrontare nelle prime giornate le squadre che sulla carta sembrano le più forti. A cominciare da domani, alle 17.30 al “Garilli”, a casa di un Piacenza dal passato glorioso. “Partite facili non ci sono, noi dobbiamo esser bravi a provare a strappare sempre punti, ovunque. Prima la salvezza, e poi quel che arriverà sarà qualcosa in più di guadagnato. Come la vede il mister? Lui la B la vuole di sicuro, non si ancora bene quando, ma prima o poi ci arriverà…”.
Fabio Ridolfi