Se non è crisi poco ci manca. E’ una Virtus che non riesce più a vincere quella del nuovo anno, con tante sicurezze che se ne vanno e attimi di sfortuna che anche con la Giana Erminio, nell’ultima in casa, prendono la forma di pali e traverse: “Abbiamo concesso due tiri in novanta minuti, dovevamo vincerla. La meritiamo da tempo, prima o poi la sorte girerà a nostro favore”, aveva commentato un amareggiato Gigi Fresco al termine della gara. Parla di quei tre punti che mancano da tanto: solo tre pareggi nel 2022, cinque sconfitte, zona play-off che si allontana e un occhio alle altre dietro che ormai va dato, perchè i play-out al momento distano solo due lunghezze. Il campo intanto chiama, già domani alle 18.00, tra le mura amiche del “Gavagnin” arriva il Renate, lanciatissimo in quarta posizione. Con le grandi il Gigi non ha mai sfigurato, che sia la “svolta” buona?
QUI LEGNAGO. Profondo rosso, potrebbe esser il titolo di questo particolare momento del Legnago. In un film a lunghi tratti già visto, fatto di buona volontà, ma poca sostanza. “Non ci sta questo passivo, la squadra si è espressa bene, soprattutto nel primo tempo. Ci è mancato solo il gol”, ha dichiarato Serena, dopo le tre sberle subite nell’ultima con il Feralpisalò.
Nessuna vittoria, ultimo posto in solitaria, la cosa più drammatica, a tre punti dalla penultima. Ora arrivano due ultime spiagge, sabato scontro diretto con la Pro Patria e domani alle 18.00 a Padova. Sarà durissima, anche se l’improvviso cambio di panchina patavino, con l’arrivo del nuovo tecnico Oddo, lancia un piccolo segnale di speranza.
Fabio Ridolfi