Una Virtus sospesa. In attesa che qualcuno la prenda per mano, e la trascini fuori dai dubbi. E’ questo il quadro che ne esce per i rossoblu, reduci da un’importantissima vittoria casalinga, contro un Lecco che naviga nelle zone alte della classifica. La penultima però non era finita bene a Fiorenzuola, anche se quest’ultimo periodo ha portato in casa Fresco 8 punti sui 15 disponibili: non male verrebbe da dire, visto com’era iniziato il nuovo anno. Ma con qualche rimpianto invece se l’occhio cade sulle iniziali ambizioni stagionali. I punti ora sono 35, a due lunghezze dai playoff e a più cinque dalla zona che scotta davvero. Sempre in bilico, tra bene e male. Domani è tempo di tornare nuovamente in campo: ore 18 al “Briamasco” di Trento. Nell’ultima ci aveva pensato il redivivo capitan Danti, purtroppo stavolta squalificato, l’unico indisponibile nella fila del Gigi. Serve fare bottino pieno, serve scendere da questa altalena di risultati, per chiudere definitivamente il discorso salvezza e pensare ad altro.
QUI LEGNAGO. Per un punto. Il Legnago torna a galla, respira. Appena fuori dalla retrocessione diretta. Fino all’ultimo con l’ansia di non farcela, per poi vedere le speranze concretizzarsi a ridosso del 90′. Ci è voluta un po’ di pazienza e tutta la calma che contraddistingue il buon Serena, ma finalmente qualcosa è cambiato. La vecchia zona Cesarini, ribattezzata per l’occasione zona Legnago. Visto che i punti incamerati negli ultimi minuti di gara sono diventati cinque. Prima ci aveva pensato Contini, e nell’ultima in casa è stato il rigore di Giacobbe a regalare un pareggio d’oro contro il Renate. Sono otto i punti nelle ultime sette partite, con un’unica sconfitta. Ha cambiato marcia il Legnago, decisamente più sicuro del suo potenziale. Che soffre, ma non si spezza. E la davanti ha trovato finalmente nell’eterna promessa Contini, un’altra valida alternativa. Ora la permanenza diretta in serie C dista cinque lunghezze. Domani alle 18 arriva l’ennesimo scontro diretto: si va allo stadio “Ferruccio”, difronte il Seregno, coinquilino in classifica. Per accorciare ancor di più quel sogno chiamato salvezza.
Fabio Ridolfi