“Ce lo meritiamo al più presto di far altri punti: la Virtus ha le carte in regola per stare nelle prime dodici, magari in un posto valido per i playoff”, la fotografia di Stefano Cella, leader della difesa, nel giorno della sua presentazione avvenuta in settimana.
Se l’immaginava anche lui un inizio così difficile, visto che davanti c’erano quasi tutte le potenze del girone, tra Vicenza, Pordenone, Novara e sabato scorso la Feralpisalò. Ora però ad attendere i rossoblu ci sono due partite, che almeno sulla carta appaiono alla portata: a cominciare da domenica (inizio alle 14.30), quando la trasferta porterà al glorioso “Nereo Rocco” di Trieste. Ci sono tutti a disposizione di Gigi Fresco, tranne l’infortunato Zarpellon.
Stavolta potrebbe esserci dall’inizio Casarotto, assieme a Danti, che la fiducia se l’è guadagnata sul campo, dopo la caterva di gol nella passata stagione al Montecchio: davanti ballottaggio a due tra Sinani e Gomez. Le alternative non mancano, serve solo un colpo d’ali.
E, riavvolgendo il nastro, Trieste evoca solo dolci ricordi: l’occasione è ghiotta per rinnovarli.
Fabio Ridolfi