Comunicare le colline del vino con lo sport, un connubio che può essere un formidabile volano per il turismo. E’ la scommessa delle terre del Monferrato e del Prosecco, protagoniste di un passaggio di testimone per la candidatura Unesco di patrimonio dell’umanità e di quella di European community dello sport nel convegno organizzato da Confagricoltura al Vinitaly dal titolo “Comunicare le colline del vino attraverso lo sport”, moderato da Andrea Cerrato, assessore al Turismo di Asti. Il convegno ha messo a confronto le esperienze di amministratori, associazioni ed enti di ricerca delle due realtà territoriali. Da un lato il Monferrato, riconosciuto nel 2014 patrimonio dell’Unesco e nel 2017 European community dello sport; dall’altro le colline di Conegliano Valdobbiadene candidate come patrimonio Unesco e le terre del Prosecco tra il Piave e l’Alta Livenza candidate per l’European Community del 2018. Un confronto importante per favorire lo scambio di esperienze e creare sinergie per lavorare ad un futuro ricco di nuove sfide. Lo sport, aggiunto all’enogastronomia, potrà dare un’importante accelerazione allo sviluppo economico, alla luce dei dati riferiti al convegno da Flavia Coccia, responsabile progetti di Isnart-Unioncamere: in Italia, nel 2014, sono state 42,4 milioni le presenze prodotte dal turismo sportivo, di cui la metà dovute al turismo italiano, con un valore in consumi stimabile in 4,9 miliardi di euro. “Dopo la candidatura Unesco, quella per la European Community per le terre del Prosecco tra Piace e Alta Livenza può offrire al territorio trevigiano molte opportunità anche per lo sport – ha detto Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto -. Siamo interessati ad approfondire questi temi con il Monferrato, per fare tesoro in futuro dell’esperienza”. Per Mariarosa Barazza, presidente dell’associazione Comuni Marca trevigiana e sindaco di Cappella Maggiore, “Le sinergie tra territori diversi sono molto importanti. Anche la nostra scommessa per la candidatura del 2018 è stata quella di andare oltre i confini geografici per ritrovare un’unità su base territoriale, accomunata dal brand Prosecco. La valorizzazione dello sport potrà diventare un vero modo di fare comunità”.