Vinitaly: Zaia, qui la ‘Babilonia’ del vino Battaglia contro norme europee è economica e identitaria

LUCA ZAIA PRESIDENTE REGIONE VENETO

“I babilonesi disegnavano la parte del mondo che loro conoscevano e al centro ci mettevano Babilonia. Il salone del vino è come Babilonia, qui vengono tutti, non si può non passare per il Vinitaly”. Con questa battuta il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato con i cronisti la massiccia presenza di esponenti del Governo prevista nei quattro giorni della kermesse veronese, oggi al via. Parlando invece degli attacchi e delle conseguenze che potrebbero esserci dalle nuove normative Ue sul vino, Zaia – ricordando che solo il Veneto, con 12 milioni 500 mila ettolitri di produzione rappresenta il 36% dell’export nazionale, 2,8 miliardi di euro – ha sottolineato che “questa è una aggressione che penalizza il nostro Paese dal punto di vista economico,; dall’altro, è anche una battaglia identitaria, che noi dobbiamo condurre fino in fondo. Si inizia con l’etichetta del vino, che è un modo per togliere identità ai territori – ha spiegato Zaia – si passa alla carne sintetica e poi ovviamente verranno messi a repentaglio i 4.500 prodotti tipici italiani, tra i quali 350 prodotti tipici veneti”.

 

(Ansa)