“In questo momento complicato dobbiamo tutelare il prodotto italiano e le esportazioni dei vini nazionali. Per questo incontrerò il commissario europeo per il Commercio Maroš Šefčovič e insisterò affinché possa essere tutelata la produzione italiana e quindi l’esportazione dei nostri prodotti di qualità anche sul mercato americano. Venerdì a Roma presenteremo il piano d’azione per l’export, a dimostrazione che il Governo segue con grande attenzione ogni nostra impresa che si internazionalizza e che esporta. Combatteremo anche – e lo voglio ribadire a tutti i produttori di vino – anche a New York presso l’Organizzazione mondiale della Sanità per cercare di vincere la stessa battaglia che abbiamo vinto qui a Bruxelles. Perché noi siamo convinti assolutamente che il vino non faccia male, anzi, il vino fa bene se consumato con moderazione”.
Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo all’evento politico-istituzionale a Bruxelles, nell’ambito di Vinitaly Preview, organizzato da Veronafiere presso l’Ambasciata d’Italia in Belgio, in vista del 57° Salone internazionale dei vini e distillati a Verona dal 6 al 9 aprile.
All’iniziativa ha partecipato anche il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana che ha dichiarato: “È una grande emozione parlare di Verona qui a Bruxelles. Vinitaly è una manifestazione straordinaria. Essere a Bruxelles è una nuova occasione per esprimere, anche in questa sede, i complimenti a Veronafiere, e al suo presidente Federico Bricolo, che stanno portando sempre più a livelli di eccellenza mondiale questo appuntamento. Complimenti per quanto fatto in questi anni. Ringrazio, inoltre, chi è fortemente impegnato a promuovere e valorizzare i prodotti italiani e i funzionari che fanno un lavoro silenzioso ma prezioso, a supporto degli italiani all’estero”.
Obiettivo dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Agenzia ICE e il sostegno di Italia del vino Consorzio: rappresentare la centralità socioeconomica e culturale del vino quale prodotto identitario dell’Europa e dell’Italia in particolare e sostenere il pressing politico e delle associazioni di settore impegnate a preservarlo dalle nuove spinte protezionistiche dalle massicce campagne salutistiche.
Evitare la criminalizzazione del vino. Il ministro Lollobrigida insiste per un cambio di approccio da parte dell’Europa
“La criminalizzazione del vino va evitata all’interno dell’Unione europea ed è una battaglia su cui anche le forze politiche nazionali dovrebbero trovare un punto di incontro”, ha commentato in Ambasciata il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Quest’anno il Vinitaly ospiterà due Commissari europei: Christophe Hansen, Commissario all’Agricoltura, e Olivér Várhelyi, Commissario alla Salute. La loro presenza testimonia un cambio di approccio da parte dell’Europa, con un dialogo più equilibrato sul settore vitivinicolo.
Un auspicio ripreso anche dalla vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna.
Ad affermare la portata socioeconomica del settore del vino e il suo valore per l’export agroalimentare italiano, è stato il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas: “Il vino nell’ambito del nostro export agroalimentare è cresciuto di cinque punti percentuali e ha raggiunto 8,1 miliardi di euro. Gli imprenditori sono stati i principali protagonisti di questo percorso: in un contesto generale di recessione, noi siamo riusciti ad avere un comparto agroalimentare che cresce e, tra le sue composizioni, è stato determinante il contributo del vino (+5,5%). Gli Usa, che ci preoccupano molto, hanno fatto un più 9% e sono arrivati a 1,7 miliardi di euro. Di nuovo il merito è sicuramente delle imprese, però c’è anche un’infrastruttura che le aiuta, c’è un Governo che le sta supportando anche con il Sistema Paese formato da Ice, Sace, Simest e Cdp che sono veri e propri amplificatori di risultato. Ice si occupa di portare gli operatori esteri in Italia, i buyer: un terzo di tutti quelli presenti a Vinitaly.
A fare gli onori di casa, l’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi: “La Preview di Vinitaly, ospitata per il secondo anno consecutivo in Ambasciata, ci ha riempito di orgoglio dinanzi alla comunità belga, europea ed internazionale a Bruxelles. L’eccellenza delle nostre produzioni, la ricchezza e la diversità di tutti i nostri territori, la tecnologia italiana applicata all’agricoltura, il naturale rispetto per l’ambiente. Il nostro stile di vita, legato alla convivialità, alla longevità, all’ospitalità: Italia meravigliosa”.
Contributo economico di 45 miliardi. Il presidente Bricolo: “Il ruolo aggregatore di Vinitaly per una piazza commerciale globale”
“Siamo tornati nuovamente a Bruxelles a fianco dei rappresentanti e decisori politici per una preview che ha evidenziato il ruolo aggregatore di Vinitaly – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –, una agorà del vino italiano e una piazza commerciale globale di un prodotto bandiera in grado di generare un contributo economico complessivo di oltre 45 miliardi di euro l’anno e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro, pari all’1,1% del nostro Pil”.
A questi risultati contribuisce anche l’unico brand fieristico di promozione del vino italiano nel mondo che, con il proprio ecosistema di iniziative, raggiunge ogni anno oltre 10 mercati internazionali, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Brasile all’Asia fino all’India, all’Eurasia e all’Europa per ampliare la portata commerciale della piattaforma Vinitaly e potenziare al contempo la campagna di incoming sulla manifestazione.
Per il general manager di Veronafiere, Adolfo Rebughini: “La viticoltura e l’enologia rappresentano un pilastro strategico per la bilancia agroalimentare italiana ed europea, contribuendo in modo determinante all’export e alla promozione del turismo, della cultura e della sostenibilità ambientale. Dal 1967, Vinitaly è la piattaforma globale di riferimento per il business e la cultura del vino italiano, un hub internazionale che connette produttori, buyer e professionisti, favorendo il networking, la formazione e l’accesso ai mercati mondiali. Un vero e proprio incubatore di tendenze e un acceleratore dell’internazionalizzazione del settore, capace di intercettare i cambiamenti del mercato e l’evoluzione dei consumi. In quest’ottica si inseriscono le novità dell’edizione 2025, dal debutto del Salone dei vini NoLo e Vinitaly Tourism, dedicato all’enoturismo, fino all’area Raw Wine, spazio riservato ai vini artigianali, naturali e a minimo intervento, confermando Vinitaly come la vetrina più completa dell’eccellenza enologica italiana e il punto di riferimento globale per il settore”.
Presenti alla preview di Vinitaly Bruxelles anche l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, il Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea, Vincenzo Celeste, insieme alle organizzazioni del settore europeo e italiano: Ignacio Sánchez, segretario generale del Comité Européen des entreprises de vins (Ceev), Marzia Varvaglione, presidente Agivi (Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani), Lamberto Frescobaldi, presidente Unione italiana vini, Marco Montanaro, direttore generale Federvini, Tommaso Battista, presidente nazionale Copagri, Rita Babini, presidente Fivi, Luca Rigotti, presidente gruppo lavoro vino Copa Cogeca e un parterre di operatori selezionati.