Nell’auditorium di Villafranca di via Rizzini 7 è tornata a riunirsi l’assemblea provinciale del Pd Veronese, convocata dal presidente Giacomo Tomezzoli. L’avvio dei lavori, che vedevano all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e del bilancio di previsione 2023, è stato preceduto da una ampia riflessione sull’esito delle elezioni amministrative appena concluse, svolta alla presenza del responsabile Enti Locali della Segreteria Pd nazionale Davide Baruffi e del segretario Provinciale Franco Bonfante. Nell’ambito di una clima politico ancora indubbiamente favorevole al centrodestra, sono emersi dal territorio anche dei segnali positivi, a partire dalla vittoria di Giacomo Possamai a Vicenza, ma anche di Laura Castelletti a Brescia, con qualche sorpresa anche nel veronese. Una situazione di chiaro-scuri così sintetizzata da Davide Baruffi: “Esiste un Pd in campo ma non esiste un centro sinistra in campo. Nei piccoli centri sotto ai 15 mila abitanti questa difficoltà viene superata all’interno delle liste civiche, mentre nelle città più grandi è impossibile trovare il simbolo dei 5 Stelle appaiato al nostro. Dove possibile, si è posto rimedio con candidature efficaci, come a Vicenza, ma questa fisionomia complessa rappresenta la vera differenza con il centrodestra che invece si presenta quasi sempre unito”. A fare il punto della situazione veronese, il responsabile Enti locali Pd Verona Diego Zardini, secondo il quale “la tornata elettorale appena conclusa ha dato modo di testare, anche nel resto della provincia, l’unità e le proposte della coalizione civica e di centrosinistra che ha vinto le elezioni nel capoluogo nel 2022. Un banco di prova dal quale ripartire guardando alle europee e alle amministrative del prossimo anno quando andranno al voto ben 50 Comuni veronesi”. La novità più consistente si è verificata a Sona, dove è risultato vincente l’apparentamento tra Gianfranco Dalla Valentina e Monia Cimichella sostenuta da due liste civiche con all’interno anche qualche candidato di orientamento di centrosinistra, che consentirà di acquisire dei consiglieri comunali dove prima non ce n’era nessuno. A Bussolengo, con un candidato sindaco trasversale rispetto ai partiti, il Pd registra la conferma di Stefano Ceschi, questa volta nel ruolo di consigliere comunale, al quale sono state affidate importanti deleghe come PNRR, Comunità energetiche, Patrimonio; e l’ingresso in giunta di Rita Bin, componente della direzione provinciale Pd, con delega alle Politiche sociali e alla Pubblica istruzione. A Villafranca, unico caso in cui i partiti del centrosinistra correvano con i loro simboli, Matteo Melotti è arrivato terzo con 155 voti di scarto, riuscendo ad eleggere 4 consiglieri appartenenti alla colazione. A Lazise e Castel D’Azzano è stato eletto solo il candidato sindaco della lista civica sostenuta da Pd e centrosinistra mentre a San Mauro di Saline e a Ferrara di Monte Baldo non è stato eletto nessun consigliere d’area.