Villafranca: ballottaggio o primo turno? Dall’Oca punta a vincere subito ma non sarà facile. Al secondo turno Bussolengo e Sona

Sono sette i Comuni della Provincia di Verona chiamati alle urne il 14 e il 15 maggio. In pratica saranno 72mila 394 i cittadini aventi diritto al voto sud-divisi tra Villafranca, Bussolengo, Sona, Castel d’Azzano, Lazise, San Mauro di Saline e Ferrara di Monte Baldo, quest’ultimo a elezioni anticipate dopo le dimissioni, l’anno scorso, della sindaca Serena Cubico. Sette Comuni ma solo tre (Villafranca, Sona e Bussolengo) superano i 15 mila abitanti e quindi con possibilità di andare al ballottaggio il 28 e il 29 maggio. E proprio nei centri più popolosi come Sona e Bussolengo i partiti sono entrati a gamba testa dimostrando, quelli di Governo, di non essere capaci di fare sintesi spezzettandosi in mille rivoli e appoggiando candidati contro. Ma non a Villafranca dove il sindaco uscente Roberto Dall’Oca è appoggiata da FdI, Lega e Forza Italia e due civiche all’interno delle quali militano anche referenti del terzo polo. Dovrà vedersela contro Mario Faccioli, già sindaco dal 2008 al 2018, tesserato FdI e uomo cardine nell’elezione di Daniele Polato alle elezioni della Regione Veneto. Terzo incomodo Matteo Melotti, uomo di sinistra che spera di ottenere ciò che è riuscito a Damiano Tommasi a Verona. Elettrizzante la sfida a Bussolengo dove il sindaco Roberto Brizzi affronta l’ex sindaca Paola Boscaini di Forza Italia, Silvana Finetto della Lega e Gilberto Pozzani di Fratelli d’Italia. Autentico terremoto a Sona dove il primo cittadino uscente Gianluigi Mazzi ha fatto implodere il suo gruppo dimostrando poco acume politico. In corsa Gianfranco Dalla Valentina, assessore uscente, sostenuto da Forza Italia e Lega; Corrado Busatta, consigliere di maggioranza, appoggiato da FdI e dallo stesso Mazzi, Carlo Antonio Mazzola (Rinascita per Sona) e Monia Cimichella, a capo di un progetto civico senza simboli. Virando verso il Lago di Garda sono tre liste in campo a Lazise con il giovane Filippo Costa, già vicesindaco nell’ultima tornata amministrativa, sostenuto da Fratelli d’Italia e dal sindaco uscente, in lista, Luca Sebastiano. I suoi avversari sono Damiano Bergamini, in pectore alla Lega, e Marco Zanoni, imprenditore a capo di un gruppo civico, che cercherà di rompere il duopolio degli ultimi vent’anni. Nel paese più piccolo del Veronese, Ferrara di Monte Baldo (259 abitanti) si assiste al miracolo della proliferazione di candidati a sindaco: addirittura quattro a partire da Carla Giacomazzi, Paolo Saggiani, Luca Tamburini e Alberto Tomiolo. Sono tre invece i candidati sindaci di Castel d’Azzano: Lorenzo Costantini, Franco Bertaso ed Elena Guadagnini. Il primo cittadino uscente, Antonello Panuccio, avendo già raggiunto il limite dei due mandati consecutivi, sarà in lista come consigliere a sostegno di Guadagnini. Infine a San Mauro di Saline, municipio del più piccolo Comune della Lessinia (coi suoi 525 votanti) sono quattro i candidati alla carica di sindaco: Luciano Alberti, Michelangelo Alberti, Fabio Baltieri e Giovanni Alliney. Fin qui i nomi, ma i programmi? A leggerli si trova di tutto e di più. Peccato che poi spesso tanti propositi rimangano lettera morta. Solo il tempo dirà poi se l’obiettivo è stato raggiunto. Al momento rimane come unico dato la marea di promesse elettorali.

Mario Gori