Parte il recupero di Villa Pullè? Ne è convinta l’Amministrazione che questa mattina con il sindaco, gli assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici e il presidente di Invimit Nuccio Altier si sono recati al Chievo per un sopralluogo nell’area e nell’androne dell’edificio.
Secondo l’Amministrazione, con l’efficacia della Variante 29, può iniziare l’iter per riqualificare la storica dimora del Chievo e gli spazi verdi che la circondano. Un intervento atteso da decenni, che non solo toglierà il compendio dallo stato di abbandono e di degrado in cui versa da molto tempo, ma permetterà di dotare il quartiere di un nuovo polmone verde.
Legata al progetto di recupero vi è infatti la cessione della parte di parco prospiciente la piazza del Chievo, che passa dalla proprietà, la società Invimit Sgr Spa, completamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, al Comune. Che, a sua volta, cede ad Invimit una quota di area verde più interna, confinante con l’Istituto Alberghiero.
Di parere diametralmente opposto Michele Bertucco secondo il quale “una volta in campagna elettorale si tagliavano i nastri delle opere completate o di quelle da avviare, oggi l’amministrazione bollita di Federico Sboarina si limita a rilanciare le solite promesse. Come per il Central park, forse peggio, anche su Villa Pullè non esiste nessun progetto, esiste soltanto l’idea di realizzare una senior living, ovvero una casa di riposo per pensionati facoltosi, e il fatto che sia stata inserita in Variante 29 come manifestazione di interesse non la rende più concreta. Al momento esiste soltanto il degrado che continua ad aumentare e lo sperpero di spazio che potrebbe essere messo a disposizione del quartiere. L’unico segno tangibile del passaggio di questa amministrazione al Chievo consiste nell’aver stipato di cemento ogni angolo del quartiere rimasto libero, e se non fosse stato per il sottoscritto, che a suo tempo individuò le fidejussioni tarocche, ad oggi sarebbero in costruzione anche le torri da 18 piani sull’ex area Cardi’’. Villa Pullè, lo ricordiamo, si trova da anni in uno stato di abbandono e forte degrado. Anche gli ultimi atti della precedente Amministrazione hanno portato ad un nulla di fatto, tanto che il recupero del complesso viveva solo in qualche annuncio, protocolli e delibere a cui non è stato dato seguito. Poi la svolta, con l’assessore alla Pianificazione Urbanistica, che ha preso in mano la situazione, contattando personalmente l’Inps ed iniziando quel dialogo costruttivo che ha portato all’attuale situazione.
Verona è infatti una delle sette città italiane in cui Invimit è impegnata con il progetto pilota del ‘senior housing’, che prevede la realizzazione di residenze per over 65 autosufficienti e di tutti i servizi legati alle esigenze di questa fascia di età.