Al centro Polifunzionale Loris Romano di Villa Bartolomea, nel “Giorno della memoria”, si è tenuto un reading letterario creato dal gruppo VerbaManent rappresentato nell’occasione da Monica Giovanna Binotto e Gianna Coltro, con l’accompagnamento musicale del gruppo ceretano Duende.
Si è parlato in particolare delle “pietre d’inciampo”, ovvero delle targhette d’ottone della dimensione di un sampietrino ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig nel 1992 e posizionate in strada davanti alle abitazioni degli ebrei deportati nei campi di sterminio negli anni dell’orrore nazista. A Montagnana ce ne sono 8 a ricordo di persone, tra le quali 4 bambini, catturate in paese. Sette di loro sono state prigioniere al campo di concentramento e transito allestito a Vo vecchio nella villa Contarini Giovannelli Venier.
Da qui il 17 luglio 1944 sono stati deportati 47 ebrei tra i quali 7 bambini. Passarono dalla Risiera di San Sabba a Trieste e poi ad Auschwitz. Nessuno di loro tornò mai a casa. Si tratta dei quattro fratelli Jachia sfollati da Torino: Pasqua, Anselmo, Ercole ed Ida, dei due fratelli Pietro ed Eva Kapper (ebrei sloveni), e della piccola Sara Gesses che viveva a Padova. Quest’ultima tentò più volte la fuga grazie al suo istinto di sopravvivenza, ma chi la trovò, per paura la riconsegnò ai nazisti.
Lo scrittore di Este Francesco Selmin, riprese la storia in particolare nei suoi libri “Il capretto e l’Angelo della morte”, da cui trasse ispirazione Angelo Branduardi nel comporre la celebre canzone Alla fiera dell’Est, e “Nessun giusto per Eva” la Shoah a Padova e nel padovano. Araber Tanz, Schalom Aleichem, Les yeus noirs, La vita è bella, Hava nagila, sono alcuni dei brani presentati dai Duende gruppo composto da Antonio Rossetto violino, Fiammetta Rettondini voce, Simone Filippi basso, Luciano Modena chitarra, Piergiorgio Merlin percussioni e Roberto Pollo chitarra e violino. Fuori programma, il presidente di Emmaus Aselogna Luigino De Guidi, ha letto una struggente poesia dialettale tratta dal libro “La mia odissea” dello zio Dino Faccio. Sono intervenuti nel corso della serata la vice sindaco di Villa Bartolomea Francesca Rigo e Luca Pradella in rappresentanza dell’A.N.P.I. di Legnago.