IntCatch, il progetto europeo che si occupa di monitoraggio innovativo della qualità delle acque e di gestione intelligente dei bacini idrografici, entra nel vivo. Oggi i responsabili europei di IntCatch, tra cui Mark Scrimshaw della Brunel University di Londra, coordinatore del programma, il professor Francesco Fatone del Politecnico delle Marche e Alessandro Farinelli dell’Università di Verona, si sono riuniti alla Dogana Veneta di Lazise. Angelo Cresco, presidente di AGS, ha portato i saluti dei partner italiani del progetto internazionale. “Preservare e tutelare il lago di Garda e il suo delicato ecosistema – ha sottolineato il presidente Cresco – sono il nostro compito e la nostra mission. Siamo orgogliosi di poterlo fare utilizzando le più innovative tecnologie esistenti che proprio qui a Lazise vengono testate, in un nostro impianto. AGS e il lago di Garda diventano così riferimento europeo per l’innovazione nella gestione dei bacini idrici”. Ma AGS non è solo all’avanguardia nel testare le tecnologie, ma lo sarà anche per il loro utilizzo: “Nel bando di gara per la progettazione definitiva del nuovo collettore – ha chiarito Pia Hancock del Cda di AGS – abbiamo chiarito che i progettisti devono tener conto dei risultati ottenuti grazie al progetto IntCatch”. . “Il progetto IntCatch – ha detto il sindaco di Lazise, Luca Sebastiano – è nato da una visione europea per il Garda fatta propria dal presidente Alberto Tomei. Noi siamo tra i primi Comuni d’Italia per presenze turistiche, e poter avvalerci di nuove tecnologie per la tutela del Garda indica l’attenzione che diamo al nostro territorio e a tutte le persone che vengono a visitarci”. In questi mesi, AGS ha messo ha disposizione l’impianto di Villa Bagatta, a Lazise, per realizzare un impianto dimostrativo nel quale testare sistemi di trattamento degli scaricatori di piena. . “L’obiettivo dell’impianto – ha spiegato il prof.Fatone – compatto IntCatch di Villa Bagatta è quello di migliorare la qualità delle acque che vengono immesse nel lago di Garda in caso di eventi meteorici molto intensi, eliminando inquinanti convenzionali, agenti patogeni e tracce di contaminanti persistenti e bioaccumulabili. In questo modo si mitigano gli effetti, a breve e lungo termine, dei sovrafflussi sulla qualità dell’acqua del lago”.