Il golden boy è qui, signori. Pronto a firmare il regalo d’addio al “suo” Chievo, la squadra che l’ha cresciuto, che l’ha lanciato nel calcio dei grandi, che adesso spera nei suoi colpi di genio per tornare in serie A.
POI L’ADDIO. Poi, sarà Bologna, la squadra che l’ha già preso, pagandolo poco, per il suo valore: 2 milioni e mezzo, bravoil Bologna a farsi avanti e a capire che il Chievo di quei soldi aveva bisogno. In realtà, per un talento del 2000, come Vignato, 2 milioni e mezzo sono niente. Ma questo è un altro discorso.
IL PRESENTE. Il presente è fatto di colpi di classe, di numeri come quelli che hanno illuminato la notte col Frosinone e anche quella con lo Spezia, risultato a parte. In realtà, Vignato sembra oggi aver compiuto il salto di qualità che tutti aspettavano. Questione di tempi, di maturità, di percorsi che un ragazzo deve compiere, dentro la sua testa, prima ancora che sul campo. L’ultimo Vignato è un giocatore maturo, capace di caricarsi in spalla i sogni di una squadra.
L’UOMO-PLAY OFF. Aglietti aspettava segnali, li ha avuti. In una roulette come sono i play off, conta soprattutto la classe. Il talento. Quello che madre natura ha regalato a questo ragazzo, papà di Fumane, mamma brasiliana. Che sogna un regalo d’addio e ha tutto per farlo. Aspettiamolo, ne vale la pena…