Una vera e propria organizzazione di venditori abusivi di rose è stata sorpresa dalla Polizia municipale, in occasione della festa di Santa Rita. In centro, infatti, per tutto il giorno, c’è stato un continuo via vai di fedeli che si recavano alla chiesa di via Arche Scaligere con il mazzo di rose da far benedire alla fine della funzione religiosa. Centinaia i mazzi di rose sequestrati dai quattordici agenti impegnati tutto il giorno nel per contrastare il fenomeno della commercio abusivo in centro storico, anche su richiesta degli stessi commercianti, che lamentano la concorrenza sleale da parte di cittadini stranieri privi di autorizzazione. Tutti stranieri i soggetto coinvolti nella vendita abusiva delle rose. A un cingalese, che faceva la spola tra il deposito delle rose vicino a piazza San Tomaso e piazza dei Signori, oltre alle sanzioni, è stato notificato l’ordine di allontanamento. Gli altri venditori, tutti cittadini indiani, bengalesi e cingalesi, hanno interrotto le vendite grazie alle ‘vedette’, che avvisavano della presenza della Polizia municipale. “un’ operazione in difesa dei commercianti di Verona, di chi paga gli affitti e di chi fa regolarmente il proprio lavoro – commenta l’assessore alla Sicurezza -. Abbiamo previsto quest’iniziativa dedicata proprio all’abusivismo. In questo caso si tratta di veri gruppi organizzati, con tanto di vedette per monitore l’arrivo degli agenti. un intervento mirato anche alla sicurezza, non solo dei cittadini, ma anche dei numerosi turisti presenti in città”. Dopo il sequestro arriva il plauso di Confcommercio. “Importante l’operazione portata a termine ieri dalla Polizia Municipale: il commercio abusivo è un fenomeno radicato, sempre più strutturato ed organizzato, per cui è fondamentale tenere alta la guardia”. Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, commenta così l’azione che ha consentito ieri di sgominare un’organizzazione di venditori abusivi di rose i quali, in occasione della festa di Santa Rita, rifornivano numerosi fedeli in procinto di recarsi alla chiesa di via Arche Scaligere per la tradizionale benedizione dei fiori. Il bilancio parla di centinaia di mazzi di rose sequestrati dai quattordici agenti appositamente impegnati: “La concorrenza sleale ai commercianti – prosegue Arena – si concretizza nella nostra città in varie forme, dalla vendita di magliette e gadget non autorizzati, e spesso contraffatti, in occasione del Festival lirico e dei concerti, al commercio di fiori, ombrelli e altra oggettistica nei luoghi più frequentati da veronesi e turisti. Confcommercio Verona ringrazia l’assessore alla sicurezza Polato, la Polizia Municipale e l’amministrazione comunale, con la quale è stato avviato un confronto costruttivo sui temi caldi legati nostro comparto, per l’attenzione a la concretezza fin qui dimostrati e chiede di continuare a tutelare gli imprenditori commerciali, gli esercenti e gli operatori del turismo di Verona che agiscono in regola pagando tasse e affitti”. “I fenomeni illegali – aggiunge il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso – determinano un danno economico su più fronti: al mercato, perché alterando le regole del gioco creano una situazione di concorrenza sleale a svantaggio degli imprenditori onesti; un pericolo per il consumatore finale perché le merci contraffatte o l’esercizio abusivo di una professione possono mettere in serio pericolo la salute o minacciare la sua sicurezza; un danno sociale connesso all’impatto sul mondo del lavoro e l’occupazione; infine un danno alle casse dello Stato causato da evasione contributiva e fiscale, dall’Iva alle imposte sui redditi”.