Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano, lascia Milano l’8 giugno 1982. Viene trovato impiccato a un traliccio a Londra, sotto il ponte dei Frati neri, il successivo 18 giugno. Nelle sue tasche ci sono dei mattoni, le mani sono legate dietro la schiena. In fondo alle tasche 7.400 sterline. È Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano di Milano, il banchiere che faceva affari con lo Ior. Il banchiere di Dio. Era fuggito per trovare una scappatoia dal crac dell’istituto di credito milanese che per anni aveva operato in società con lo IOR, la banca vaticana. Dietro la sua morte si celano i segreti di una spietata politica finanziaria dettata dalla Massoneria, dal Vaticano e dalla mafia.