Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato a Giuseppe Vicenzi, l’onorificienza di Cavaliere del Lavoro. La cerimonia si è tenuta al Quirinale, nella sala dei Corazzieri. Il presidente del gruppo dolciario veronese, che era accompagnato dalle figlie Giuliana, Valeria e Beatrice, ha ricevuto a Romal’importante riconoscimento. La nomina a Cavaliere del Lavoro era stata firmata da Mattarella lo scorso 31 maggio.
Giuseppe Vicenzi, classe 1932, rappresenta l’industria alimentare e i prodotti da forno del Veneto. Dal 1990 è presidente di Vicenzi Spa, fondata dalla nonna nel 1905 come laboratorio di pasticceria e oggi tra i principali gruppi produttori di biscotti e prodotti da forno. Entra nell’azienda nel 1950 come responsabile della produzione, per diventarne nel 1968 amministratore unico. Negli anni ’70 trasforma la produzione da artigianale in industriale con investimenti in innovazione di processo e l’acquisizione di un nuovo stabilimento nel veronese. Contemporaneamente avvia le esportazioni sul mercato statunitense. Nel 2005 rileva la linea da forno Parmalat, con i due marchi Grisbì e MrDay e quattro stabilimenti. Oggi l’azienda opera con tre stabilimenti in Italia e ha una capacità produttiva di 170 milioni di prodotti al giorno. È presente in 110 Paesi con un export del 30%. Occupa 375 dipendenti.
“Aver ricevuto l’insegna di Cavaliere ‘Al Merito del Lavoro’ dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella- ha detto Vicenzi- rappresenta per me un onore enorme, che condivido con la mia famiglia e con i collaboratori che, ogni giorno, sono con me in azienda. La nomina a Cavaliere del Lavoro non è solo il riconoscimento formale dei risultati che il Gruppo Vicenzi ha raggiunto in questi anni, ma è soprattutto la testimonianza concreta di un impegno, di un attaccamento e di una visione nei confronti dell’eccellenza dolciaria italiana e del made in Italy più in generale, che in Vicenzi non è mai venuta meno, nemmeno nei momenti più complicati. Ringrazio quanti hanno indicato il mio nome per questa alta onoreficienza: non ho mai rincorso nomine o cariche, perché non fa parte del mio modo di essere, ma devo ammettere che aver partecipato alla cerimonia al Quirinale e averla ricevuta dal Presidente Mattarella, assieme a così prestigiosi rappresentanti dell’imprenditoria nazionale, mi riempie di orgoglio”.