Ci si aspettava i velocisti, da Skerl allo sloveno Erzen, da Menghini a Cipollini e Anniballi; invece a tagliare per primo il traguardo della 80esima edizione della Vicenza-Bionde è stato il russo Viktor Bugaenko (PC Baix Ebre), capace di eludere il controllo del drappello di testa a 18 km dall’arrivo e di cogliere così il primo successo in una prova italiana (nello scatto di Photobicicailotto, l’arrivo).
Una gara che la formazione spagnola ha dominato, soprattutto negli ultimi chilometri, lanciando prima all’attacco Daniil Zarakovskiy per poi mettere in scacco gli altri pretendenti con il 20enne Bugaenko.
I primi ad accendere la contesa sono stati al 75° km Matteo Cettolin e Giovanni Zordan (Zalf Euromobil Desiree Fior), Daniel Skerl e Valerii Shtin (Cycling Team Friuli), Andrea Cocca e Kevin Pezzo Rosola (General Store -Essegibi-F.Lli Curia), Tommaso Marocchi (Sissio Team), Nicola Rossi (Beltrami Tsa Tre Colli), Andrea Montoli, Andrea D’Amato e Tommaso Dati (Biesse Carrera), Edoardo Cipollini, Matteo Ambrosini e il vincitore del Giro della Franciacorta Christian Bagatin (MBHbank Colpack Ballan Csb), Daniil Zarakovskiy (Pc Baix Ebre), Filippo Omati (Team Technipes #Inemiliaromagna), Marco Di Bernardo ed Edoardo Zamperini (Uc Trevigiani Energiapura Marchiol).
Un gruppo nutrito e pericoloso, tanto che il gruppo non ha mai lasciato più di 25 secondi a questi fuggitivi, andando a riassorbirli 16 km dopo.
Al 113° km ecco il nuovo allungo di Daniil Zarakovskiy, capace di restare in avanscoperta per 23 chilometri; una volta raggiunto il 19enne russo, ecco l’allungo del suo compagno di squadra Bugaenko, che non ha lasciato margine di replica agli inseguitori, costretti ad accontentarsi della sfida per le piazze d’onore; piazza d’onore che è andata a Thomas Capra (Cycling Team Friuli), con Lorenzo Ursella (Zalf Euromobil Desiree Fior) a completare il podio.