Che fare del cavalcavia di viale Piave? Ha senso dal punto di vista viabilistico rimetterlo a posto con una spesa di oltre 2 milioni e mezzo o è meglio abbatterlo e migliorare la viabilità con una rotonda? La proposta rilanciata dai consiglieri di opposizione del gruppo Tosi e di Forza Italia in antitesi con la delibera voluta dall’assessore Benini fa discutere. Ma da tempo esistono, come anticipato ieri su queste pagine, progetti di questo genere. Ne aveva scritto in modo diffuso la Cronaca di Verona nell’ottobre 2023 intervistando l’architetto Luciano Cenna dello studio Arteco, con tanto di rendering progettuali. Infatti dal settembre 2018, una soluzione di alto profilo architettonico era stata presentata con la collaborazione dlel’architetto Mario Botta per ridisegnare il quartiere fieristico e Verona sud. Il progetto, chiuso ora in qualche cassetto, venne commissionato nei primi mesi del 2018 dalla dirigenza della Fiera allo studio Arteco di Verona e presentato il 14 settembre dello stesso anno. Il piano era stato studiato da Luciano Cenna, fondatore dello studio Arteco e decano degli architetti veronesi. L’ipotesi progettuale suggeriva una serie di soluzioni per risolvere i problemi legati allo sviluppo della Fiera, alla sua integrazione con il quartiere circostante, al miglioramento della viabilità. Tra le modifiche previste, con l’abbattimento del cavalcavia di viale Piave ”Dopo una serie di incontri con la dirigenza dell’Ente -spiegava nell’ottobre scorso a La Cronaca l’architetto Cenna- l’impianto progettuale è stato razionalizzato in un concept finale, in cui hanno trovata chiara lettura i sei punti forza del progetto: 1 viabilità a doppio senso lungo tutto il fronte fiera; 2 piazzale antistante coperto e interamente disponibile a tutti i cittadini; 3 Torre Faro; 4 apertura dell’area fieristica al quartiere Verona sud; 5 assetto omogeneo e formalmente efficace del complesso fieristico, dall’ex Manifattura Tabacchi a viale dell’Industria; 6 area fieristica che diventa il centro di Verona Sud”. Il cavalcavia di viale Piave sarebbe stato sostituito da una grande rotonda, la creazione di un’aiuola spartitraffico attrezzata su viale del Lavoro di fronte al PalaExpo, un collegamento pedonale interrato con tappeti mobili.