“I lavori in via XX Settembre vanno fatti assolutamente, ma il cantiere non può durare così tanto: si può fare tutto in sei mesi se si fanno lavorare bene le imprese con orari lunghi e si lavora anche il sabato e la domenica. I lavori si possono fare in due fasi: nei tre mesi estivi del 2025 e tre mesi estivi del 2026, senza chiudere tutto e uccidere le attività commerciali e mettere in difficoltà i residenti”.
Così l’ex sindaco Flavio Tosi e i gruppi consiliari a lui collegati in Consiglio comunale e in prima Circoscrizione attaccano la decisione del Comune di avviare il maxi cantiere di via XX Settembre alla fine dell’anno con lavori che dureranno dai 12 ai 14 mesi e la chiusura della strada ad auto e autobus. Lavori necessari per rifare il fondo stradale in previsione del filobus e per sostituire le antiche condotte dell’acquedotto e delle fognature, assolutamente insufficienti tanto che a ogni temporale il quartiere di Veronetta finisce sott’acqua.
Tosi in conferenza stampa ha ricordato: “Quando ero sindaco abbiamo modificato il sistema di trasporto da tramvia a filobus proprio per via XX Settembre. Nel primo caso infatti sarebbe servito uno scavo di sei metri e una galleria pedonale con lavori che avrebbero ucciso la strada, i suoi commercianti e i suoi residenti. Non c’è dubbio che i lavori alle condutture vadano fatti ma in che modo?”.
Tosi con la collaborazione di Luciano Ortolani, storico dirigente dei lavori pubblici oggi in pensione, ricostruisce. “Nel contratto per il filobus era previsto che per il cantiere di via XX Settembre fossero impiegati 150 giorni. Ci sono da rifare anche le condutture e i sottoservizi, ma lavorando come si deve e non come a Ponte Nuovo, è fattibile in sei mesi. E in due fasi, prima tre mesi e poi altri tre, sempre in estate. Chiudere per 12-14 mesi è una follia. Così come è insostenibile spostare il traffico auto e 900 autobus su via Torbido che è già al limite della sostenibilità”.
Pertanto, le richieste dei tosiani, come ha riepilogato Patrizia Bisinella sono: “cantiere in due fasi, sei mesi in tutto, con Ponte Nuovo completamente aperto al traffico (e non solo una corsia) e la Ztl sempre aperta 24 ore al giorno. Da qualche parte il traffico si deve sfogare”.
In agosto è prevista l’apertura di una sola corsia di Ponte Nuovo, la riapertura totale nell’estate 2025. “Tommasi che era stato il sindaco del confronto con la città non ha condiviso questi cantieri con nessuno”, hanno sottolineato Bisinella, Papadia e Bozza, “cantieri lunghissimi che devono prevedere un confronto con le categorie economiche e ristori garantiti”.
Ma quello che manca, ha sottolineato Ortolani, è una mappa dei sottoservizi. “Si rischia di procedere alla cieca. Nel 2016 era stata approvata una indagine per conoscere la rete sotterranea, poi è stata stoppata mentre invece durante il Covid si sarebbe potuto procedere alle ispezioni del sottosuolo, lungo le strade principali per rilevare i sottoservizi”.
“Lavori urgenti, non più rinviabili”
“Di questo passo i lavori rischiano di essere sempre lunghi e spero che il Comune non acquisti i mezzi del filobus adesso, perché resterebbero in deposito e si perderebbe la garanzia” ha concluso Ortolani.
C’è molta attesa poi per capire come verrà modificata la viabilità in tutta Veronetta: probabilmente verranno modificati i sensi unici di via Campofiore, via Nicola Mazza e via Cantarane. Vedremo dopo l’estate…
E di fronte agli attacchi e alle critiche mosse dal centrodetsra con i tosiani, Forza Italia e la Lega contro il maxi cantiere di via XX Settembre, il Comune ha replicato oggi pomeriggio con un comunicato degli assessori interessati che ribadiscono la necessità dlel’intervento. Che è fuori discussione.
Le perplessità riguardano tempi, durata del cantiere, impatto sul traffico e sulle attività commerciali oltre che sui residenti.
“I lavori sulla rete fognaria e acquedottistica non possono più essere rimandati, è da anni che si segnala l’urgenza di intervenire e purtroppo si è sempre rimandato l’intervento. I cantieri portano inevitabili disagi – afferma l’assessore alle Opere complesse Tommaso Ferrari- ma non per questo si devono rimandare interventi fondamentali per la città. Ed è proprio per senso di responsabilità e correttezza nei confronti dei cittadini e delle cittadine, che non solo abbiamo deciso di dare finalmente attuazione ad un intervento che aiuterà a risolvere il problema degli allagamenti a Veronetta, ma anche di annunciarlo con largo anticipo, ben 7 mesi prima dell’avvio delle prime lavorazioni programmate per fine anno. Come già annunciato si procederà per stralci, unificando i lavori di Acque Veronesi sui sottoservizi a quelli di Amt3 per la filovia, ottimizzando così tempi e risorse. Per quanto riguarda la comunicazione alla cittadinanza, saranno coinvolti residenti e associazioni di categoria per un confronto costruttivo non appena saranno definiti nelle prossime settimane alcuni dettagli tecnici. Saranno programmate una serie di assemblee pubbliche ed incontri in loco non appena stabilito nel dettaglio il piano della viabilità che verrà attuato durante il cantiere e che ora è in fase di analisi da parte degli uffici competenti per trovare le soluzioni migliori”.
“Il confronto con i commercianti della zona sarà propedeutico per definire quali misure e agevolazioni attuare a favore di chi ha negozi e attività economiche in via XX settembre o nelle vie limitrofe” precisa l’assessore al Commercio Italo Sandrini.
A vantaggio della viabilità del quartiere, l’assessore alle Strade Benini conferma l’apertura al traffico in via definita di una corsia di Ponte Nuovo, quella che da centro storico porta a Veronetta, prevista dopo Ferragosto.
“Via XX Settembre entri in zona rossa”
“E’ inaccettabile che interventi complessi e di grande impatto come quelli che riguarderanno via XX settembre non siano passati né dal consiglio comunale, luogo predisposto per il confronto, né dalla condivisione con il quartiere, ma siano stati presentati direttamente alla stampa da assessori zelanti che hanno ancora una volta dimostrato di non aver nessun rispetto dei cittadini”.
Così il consigliere comunale Nicolò Zavarise dopo la presentazione, da parte dell’amministrazione comunale, dei cantieri che dureranno oltre un anno e partiranno a fine anno in via XX settembre.
“Ho raccolto in queste ore il disappunto di commercianti e residenti ancora una volta tenuti all’oscuro di tutto dall’amministrazione della finta partecipazione e della finta condivisione, come successo già in altre occasioni per interventi in altri quartieri. Persone che visto l’impatto dei lavori dovranno modificare per un lungo periodo le proprie abitudini o che non sanno se potranno o meno tenere aperte le proprie attività, con ripercussioni fortissime sui bilanci di tante famiglie. Per questo” prosegue Zavarise “ho presentato questa mattina una mozione per impegnare la maggioranza ad adottare tutti gli atti e le deliberazioni necessarie ad inserire via XX settembre ed eventuali altre zone limitrofe interessate ai lavori nella cosiddetta ‘zona rossa’ del Piano contenente i parametri e criteri di programmazione per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande. Questo sarebbe uno strumento concreto da poter adottare subito, a costo zero per l’amministrazione, ma che garantirebbe un’ampia valorizzazione di tutte le attività presenti nella zona, e che fungerebbe come una vera e propria polizza di garanzia”.
Zavarise stigmatizza infine il comportamento dell’amministrazione. “Non c’è condivisione: residenti e commercianti vengono sistematicamente ignorati. E la gestione di cantieri infiniti ha confermato l’incapacità di questa amministrazione”.”
E il senatore Paolo Tosato aggiunge: “Tommasi e i suoi assessori fanno una lotta ideologica all’auto privata, indifferenti ai disagi dei cittadini”.