Dopo il successo dello scorso anno, torna venerdì 29 marzo la Via Crucis in Arena di Verona con il vescovo Domenico Pompili. La rappresentazione il cui titolo ufficiale è Giustizia e Pace. Via Crucis in Arena, coorganizzata da Chiesa di Verona, Comune di Verona e Fondazione Arena, sarà un’anticipazione dei temi che animeranno la visita alla città scaligera di papa Francesco del prossimo 18 maggio, che ha come orizzonte la visione futura del salmista “Giustizia e Pace si baceranno”.
Inserito nell’itinerario quaresimale che per i cristiani conduce alla Pasqua, l’evento offre un percorso di meditazioni laiche e dal valore universale delle quattordici stazioni della Via Crucis, dalla condanna a morte, alla croce e alla sepoltura di Gesù. Cosa potrebbero dire Giustizia e Pace seguendo il Nazareno lungo il cammino verso il luogo della crocifissione? Le drammatizzazioni composte dal biblista don Martino Signoretto e interpretate da Michela Ottolini e Alessandro Albertin, daranno vita, di stazione in stazione, all’inatteso dialogo tra due speciali spettatori al seguito dell’uomo della Croce, Pace “l’idealista” e Giustizia “che fa i conti”, in un crescente coinvolgimento emotivo che svela i pensieri più intimi, le delusioni e le speranze profonde.
Il racconto sarà intervallato da frasi musicali e intermezzi eseguiti della Cappella musicale della Cattedrale di Verona diretta dal maestro Giovanni Geraci, accompagnati dall’organista Letizia Butterin. Il tutto racchiuso all’interno di una scenografia artistica ideata da Stefano Trespidi, vice direttore artistico di Fondazione Arena, che evoca il dramma degli uomini e delle donne che portano il peso della croce.
La conclusione dell’evento sarà poi affidata alle parole del vescovo Domenico Pompili, che offrirà ai presenti alcuni spunti per la riflessione personale.
I cinquemila spettatori che riempiranno le gradinate dell’anfiteatro saranno coinvolti nel dramma in atto e ciascuno potrà sentirsi rappresentato da chi darà voce alla lettura dei brani, tra cui ragazzi e giovani, uomini e donne, professionisti e persone che vivono sulla loro pelle la sofferenza.
La raccolta fondi. Assieme a uno spazio di meditazione su Pace e Giustizia la serata vuole essere un’occasione concreta di solidarietà. Per questo saranno raccolte offerte per la “Colletta pro locis sanctis” del Venerdì Santo a sostegno della Chiesa di Terra Santa.
Ingressi e orari. La rappresentazione inizierà alle 20.45. L’accesso all’Arena avverrà dagli ingressi 6 e 11 lato piazza Bra e 63 e 68 lato San Nicolò. L’apertura dei cancelli è prevista per le 19.15. Le persone con disabilità motoria, assieme a un accompagnatore, potranno accedere direttamente dal cancello 37. L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia. Radiotelepace ne curerà la diretta per la radio, i social e la televisione.
In Arena una riflessione universale in un momento storico dove le guerre sono protagoniste
Come spiegato dal vescovo Domenico, «Questa via Crucis sarà una sorta di prologo della visita di papa Francesco del prossimo 18 maggio all’insegna del binomio Giustizia e Pace, che sarà il tema anche di quella giornata.
La Via Crucis proverà proprio a mettere in relazione queste due dimensioni seguendo Gesù che porta la croce e credo che possa essere per tutti, credenti e non credenti, l’occasione per prendere consapevolezza del tragico momento che stiamo attraversando. C’è, infatti, una preoccupante escalation non solo nei fatti internazionali, ma soprattutto nelle parole di molti uomini e donne.
Questo evento, allora, sarà aperto a chi vuole riflettere anche da una prospettiva laica sul valore universale delle 14 stazioni della Via Crucis, provando a far emergere parole in dissonanza rispetto al mainstream, ossia che se vogliamo la pace dobbiamo preparare innanzi tutto la giustizia».
«Fondazione Arena è davvero onorata di partecipare per il secondo anno a questa iniziativa al fianco della Diocesi e del Comune di Verona» ha commentato Cecilia Gasdia, sovrintendente di Fondazione Arena. «Quest’anno le nostre maestranze tecniche hanno realizzato appositamente una nuova scenografia, il cui concetto artistico di Stefano Trespidi prevede una serie di blocchi praticabili per ogni stazione che saranno gestiti da attori con movimenti mimici fino a comporre una grande croce sulla sabbia dell’Arena. Pur in uno spazio enorme, quale è il nostro Anfiteatro, sarà una serata di partecipazione, raccoglimento interiore e commozione».
«Oggi siamo invitati a riflettere sul nostro essere comunità religiosa e interculturale» ha osservato il sindaco Damiano Tommasi. «La concomitanza quasi simbolica con l’Iftar Street e la chiusura del Ramadan che vedrà unita la comunità musulmana, è un segnale che ci porta a
stringerci ancora di più attorno alla pace, rivedendo al contempo il concetto di giustizia umana che ha portato al racconto della via Crucis. Il mio augurio è che questo momento, in cui saremo guidati nella meditazione da suggestioni artistiche e musicali, sia un’occasione di sosta nei nostri pensieri e di riflessione sulle scelte quotidiane che possono cambiare il corso della storia. Non posso che essere orgoglioso che questa via Crucis si svolga per la seconda volta in Arena e confido che possa diventare un appuntamento ricorrente. L’Arena è un importante amplificatore che dobbiamo usare non solo per la musica, ma anche per eventi come questo che anticipa la visita di Papa Francesco del prossimo 18 maggio», ha concluso Tommasi.