Basta ascoltarlo. Basta il suo racconto, pensieri che scorrono leggeri, che “tagliano” il vento, che ti arrivano al cuore. “Io non la cambierei con nessuno, questa mia vita col vento contro”. Il “vento contro” è il titolo del suo libro, ma non è solo questo. E’ il titolo di una vita. Daniele non ci vede dalla nascita, ma in realtà ci vede benissimo. Daniele ascolta il cuore, Daniele sa parlare al tuo cuore. “Un problema? No, invece, ti sbagli. Questa è diventata una straordinaria opportunità”, ti spiazza parlandodei suoi occhi che ti cercano comunque. Dovunque. Daniele è campione mondiale di sci nautico, uno dei più forti campioni dello sport paralimpico. “Eppure mi piaceva e mi piace giocare a calcio” sorride. Gioca nella nazionale per non vedenti, “…stravedevo per Totti”, sorride, per la “debolezza” e per quel verbo che usa. “L’ironia è fondamentale, prendersi sul serio va bene, ma non esageriamo. Sì, stravedevo per Totti, il più grande”. Racconta di quand’era ragazzo e “…si andava in discoteca con gli amici. Gli dicevo, “sfruttatemi, ci fanno entrare gratis, se gli dite che sono cieco”. Oppure, “quando dovevamo fare qualche coda agli sportelli, anche lì, se avete con voi il cieco, dicevo agli amici, saltiamo la fila”. Daniele è così, come lo vedi, come ti guarda. “Dico grazie a mamma e papà e a mio fratello Davide, che mi hanno sempre fatto sentire il loro amore, senza farmi sentire diverso”. Ha scritto che “vincere non è solo tagliare per primo il traguardo, vincere è accettarsi per quello che siamo e volersi bene così come siamo. Lo so, ci vuole coraggio, ma ci vuole coraggio sempre, mica solo se sei cieco. E’ la vita che ti chiede coraggio. Il coraggio di provarci, di credere in te stesso, di non mollare mai. In questo senso, lo sport è stato ed è, una palestra straordinaria. Lo sport ti insegna che c’è sempre un’altra chance, per tutti. Che dopo una sconfitta, può aspettarti una vittoria. Lo sport ti mette alla prova, ti fa conoscerei tuoi limiti, ti fa lottare per superarli. Lo sport è rispetto. Amicizia. Sacrificio”. Una volta, chi lo vedeva, si dava di gomito e diceva: “Guarda, quelloè cieco”. Oggi, chi lo vede, lo indica all’altro: “Guarda, quello è campione del mondo”. Ha vinto 25 titoli mondiali, 25 titoli europei, 39 titoli italiani. E’ il più grande sciatore nautico della storia dello sport paralimpico. Ma è soprattutto un esempio, anche senza volerlo. Ha scritto mille cose, mille pensieri, alcuni molto personali, altri stupendi nella loro semplicità. “Solo nelle difficoltà, spesso, riusciamo a dare il meglio. Solo quando devi reagire, riesci a tirar fuori il meglio di te stesso”. Solo quando sembri sconfitto, se vuoi, “…riesci anche a volare”. Grazie, Daniele. Grazie di tutto.
Raffaele Tomelleri