Illustrata alle forze di maggioranza la restituzione del percorso di partecipazione e ascolto nell’ambito della presentazione del documento preliminare del nuovo PAT (Piano di assetto del territorio).
In programma un terzo appuntamento la prossima settimana sulle strategie ambientali, di mobilità e infrastrutturali.
Verso un nuovo PAT
La restituzione del percorso di partecipazione e ascolto è stata curata da Nico Cattapan di Socialseed, uno degli esperti del team multidisciplinare che affianca i tecnici della Direzione pianificazione urbanistica, e che nell’arco degli ultimi otto mesi ha coordinato i diversi momenti di confronto, dei quali i più importanti sono stati:
- incontri nelle circoscrizioni, tenutisi da marzo a maggio, anticipati dalla riunione plenaria aperta ai consiglieri comunali e ai presidenti di circoscrizione, che si è svolta a febbraio;
- colloqui con il personale delle Direzioni comunali, durante tutto il periodo;
- tavoli con gli stakeholder, che sono proseguiti per tutti gli otto mesi, e tavoli con i rappresentanti dei settori dell’agricoltura e le associazioni ambientaliste.
Questi, a cui si sono aggiunti ulteriori tre incontri aperti alla cittadinanza co-ideati e coordinati dalla società PPAN, anch’essa parte del team multisciplinare.
Sono stati questi gli step principali di Viviamo Verona, iniziativa promossa dall’assessorato alla Pianificazione Urbanistica guidato dalla vicesindaca Barbara Bissoli e teso a raccogliere istanze, suggestioni, proposte, idee sulla Verona del futuro e sulle priorità secondo ciascuno degli attori della città.
Il percorso è stato avviato con l’intento di avere un quadro sui bisogni e desiderata che potenzialmente abbiano risvolti urbani e urbanistici e che possano trovare risposta nel PAT.
Il commento
“Abbiamo voluto anticipare il procedimento di revisione del PAT – dichiara la vicesindaca Bissoli – con un’intensa e diffusa fase di ascolto, di attivazione e di partecipazione della cittadinanza, non prevista dalla legge, ma che riteniamo fondamentale.
Il progetto di futuro di Verona, che transita anche per le nuove politiche urbanistiche e urbane che ci prefiggiamo di attuare, terrà in grande considerazione i bisogni e i sogni delle persone e delle categorie imprenditoriali e professionali che vivono la Città e che hanno con essa un legame forte e duraturo. Il viaggio di attivazione della cittadinanza, compiuto nei mesi scorsi intorno allo studio del nuovo PAT, ci ha consentito di acquisire un sapere diffuso prezioso che ci conforta nella bontà e nella lungimiranza delle scelte con l’orizzonte dei prossimi 10/15 anni”.