Già, ci siamo arrivati. Era lo spauracchio, questo lockdown, il “mostro” agitato a lungo davanti a noi, adesso è qui. Son finiti i colori, anche se il “giochetto” arancio-rosso continua a tormentarci. Adesso non ci resta che stare alle regole, soprattutto ora che piomba sulle nostre teste un altro “mostro”, ancora non sappiamo quanto brutto e spaventoso. E’ il momento della paura, ma anche della speranza, non fosse altro per il Natale che ci aspetta. E’ il momento di rispettare le “regole del gioco”, anche se ci aspetta un lockdown lunghissimo, al di là del termine di gennaio. Non abbiamo certezze, se non quelle di un black out più lungo di un anno fa. Più insidioso. Nè sappiamo molto di questo vaccino, che arriva o non arriva, sarà efficace o non lo sarà. Sta a noi, solo a noi, non andare in fuorigioco. Così come, non ci deve andare la politica, che ogni tanto ipotizza crisi di governo e “rimpasti di Natale”.
Non è il momento, siamo seri. Non è l’ora di “rifare il mazzo” e ridare le carte. Sarebbe l’insulto per chi soffre, negli ospedali e fuori. Sarebbe una presa in giro. Forse, anche lì, abbiamo già dato… R.Tom.