Veronaland ko per troppe lamentele Benini: “Musica troppo alta, eventi da fare in primavera e autunno e l’area non è idonea”.

Dopo l’atto di accusa del leghista Nicolò Zavarise che per primo ha protestato contro il Comune per il no espresso da Palazzo Barbieri alla manifestazione Veronaland allo Stadio, arriva anche il deputato Marco Padovani di Fratelli d’Italia a rilanciare il malcontento del quartiere. Ma l’assessore Benini replica a tutti e due. Però il caso Veronaland rischia di infiammare questa già rovente estate.
“La manifestazione Veronaland che è nata nel 2021 come evento dedicato a ragazzi e famiglie per animare e far tornare a vivere il quartiere Stadio, è stata soppressa dalla Giunta Tommasi”, spiega Padovani.
“Ma quella dell’amministrazione sembra una scelta politica che per pura e bassa ideologia blocca un evento che premetteva a centinaia di famiglie di tornare tra le strade a vivere il quartiere. A mio modo di vedere era una manifestazione che teneva “viva” la zona e distanti i delinquenti e qualsiasi altra situazione di disagio o criminalità dal quartiere.Con l’amministrazione Sboarina era iniziato un percorso per cercare di favorire un’attività ludica e di aggregazione. La cosa strana è che l’assessore Benini, residente in quartiere, è il primo a volerla bloccare. Praticamente un controsenso. Ciò che fa bene alla città, soprattutto dal punto di vista sociale, a lui non va bene. Sembra quasi che le decisioni vengano prese in base ai voti ottenuti in campagna elettorale e non per il bene dei veronesi”.
La sostanza, da oltre un anno è sempre quella: “In una città piena di degrado, vedi i lavavetri ai semafori, delinquenza, sporcizia e degrado, la cosa che preoccupa maggiormente la Giunta è una manifestazione ludica che farebbe vivere un quartiere già sufficientemente lasciato in stato di abbandono”.
Ma da Palazzo Barbieri è arrivata la risposta dell’assessore Benini: problemi tecnici avevano già sconsigliato la manifestazione nel 2021: “Quella presa non è una decisione politica, dice l’assessore al decentramento, ma ci siamo attenuti al parere degli uffici tecnici. È stata ponderata in considerazione di alcuni fattori rilevanti, tra i quali una serie di lamentele da parte dei cittadini residenti, che avevano protestato per i decibel troppo alti provenienti dall’evento, vista la relativa distanza della manifestazione rispetto ai condomini presenti in zona”.
“A questo – prosegue l’assessore Federico Benini – si aggiunge il fatto che l’area utilizzata non rientra tra quelle individuate ‘a vantaggio dell’operatore dello spettacolo viaggiante’, come indicato dalla delibera 324 del 20 agosto 2016, e che questa tipologia di spettacoli si dovrebbero svolgere solo in primavera e in autunno”.