Veronafiere è il primo organizzatore fieristico internazionale ad ottenere la certificazione di sostenibilità integrata “Si Rating” di ARB SBpA.
L’attestato riconosce l’attenzione e l’impegno della Fiera di Verona per migliorare l’impatto ambientale, sociale e di buona governance (ESG), perseguendo i 17 obiettivi fissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 (SDGs).
“Si Rating – Sustainability impact rating” è un indice basato su strumenti riconosciuti a livello internazionale e, al contempo, uno strumento strategico di analisi, di gestione e di comunicazione della sostenibilità. A crearlo ARB, start up innovativa con sede a Trento e società benefit per azioni dal 2021, in collaborazione con SASB, organizzazione no-profit che sviluppa standard contabili di sostenibilità, utilizzati dai più grandi player finanziari, tra cui Blackrock. Il risultato complessivo ottenuto da Veronafiere è del 57%: una valutazione positiva per proseguire nel percorso di sostenibilità. A rafforzare il giudizio, in particolare, le ottime performance in alcuni settori. In particolare, sul fronte della gestione energetica (85%), della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (85%) e delle relazioni con la comunità ed il territorio (74%). “Sostenibilità sociale, economica e ambientale sono oggi condizioni preliminari di accesso e crescita sui mercati. Si tratta di obiettivi che il settore fieristico italiano si è posto a livello associativo e che Veronafiere ha anticipato da almeno 15 anni – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Ora, il nuovo percorso intrapreso con ARB ci permette di comprendere meglio il nostro impatto sul territorio, rendendo più consapevoli dipendenti e stakeholder su questi temi, ed essere tra i primi operatori fieristici internazionali a comunicare in modo corretto questi valori’’. Per Ada Rosa Balzan, fondatrice e amministratore delegato di ARB “Il 2022 sarà l’anno della dimostrazione della propria sostenibilità’’.