Veronafiere, comincia l’era Bricolo Con l’importante esponente leghista, Danese, Gelmetti, Segafredo, Vantini e Veronesi

Tutto secondo copione in Viale del Lavoro per la scelta di chi dovrà guidare l’importante ente economico, dopo le modifiche statutarie che hanno allargato il Cda.
Federico Bricolo è infatti il nuovo presidente di Veronafiere SpA per il triennio 2022- 2025. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea dei Soci che, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2021 del Gruppo Veronafiere, ha provveduto anche a eleggere i sette membri del nuovo Consiglio di Amministrazione. Oltre a Federico Bricolo, il Cda è composto da: Romano Artoni, nominato vicepresidente, già consigliere della società fieristica dal 2017 e vicepresidente dal 2017 al 2019 e presidente di UniT, società informatica del Gruppo Unicredit; Maurizio Danese, alla guida di Veronafiere SpA dal 2015 e per due mandati, presidente AEFI e vice presidente Pregis SpA; Matteo Gelmetti, confermato vicepresidente e vicepresidente PTSCLAS SpA; Alberto Segafredo, Ad di Ven-to, analista finanziario e membro del Comitato finanza di Fondazione Cariverona; Alex Vantini, presidente Coldiretti Verona; Mario Veronesi, presidente del Gruppo Veronesi SpA.

Un fatturato da oltre 73 milioni: ristori e ripresa con bilancio utile

“I risultati del 2021 sono frutto anche di una forte focalizzazione sulla riprogettazione, anche innovativa, delle manifestazioni e di tutti i prodotti in portafoglio con una attenta gestione dei costi’’. E’ il commento del dg di Veronafiere Giovanni Mantovani.
I risultati consuntivi 2021 a livello di Gruppo mostrano un fatturato a 73,6 milioni di euro (senza i contributi il fatturato sarebbe stato di 42,4 milioni di euro con un incremento del 14% sul 2020), con un EBITDA positivo per 18 milioni di euro, principalmente riconducibile alla ripresa del business nel secondo semestre oltre che ai contributi ricevuti nell’esercizio, e un risultato netto di Gruppo pari a 4,2 milioni di euro. Questi risultati, oltre all’aumento di capitale e all’incasso dei contributi, hanno consentito di riportare la posizione finanziaria netta “area di confort con i principali indicatori finanziari rientrati nella normalità”.
Per Maurizio Danese, che lascia la presidenza, il Gruppo fieristico può finalmente voltare le spalle alla crisi registrata negli ultimi due anni, la più grave dalla sua costituzione’’. Dal canto suo il nuovo presidente si è detto pronto a raccogliere la sfida sotto il profilo della competitività della quarta industria fieristica italiana. Per il sindaco Sboarina c’è stata unità di intenti tra i soci per sostenere Veronafiere. “Questo- ha detto- è molto importante’’.