L’Assemblea dei Soci di Veronafiere ha approvato oggi i risultati consolidati del 2023 che registrano a livello di Gruppo e della Capogruppo il record storico di ricavi, al di sopra delle attese e superiori anche al 2019, anno pre- Covid. Un risultato ottenuto attraverso la sola gestione caratteristica – che genera mediamente il 90% dei ricavi – e senza aiuti di Stato o plusvalenze.
Ecco alcuni numeri: i ricavi del Gruppo volano a 120,5 milioni di euro, con un aumento dell’11,8% rispetto al 2022, il risultato netto registra un utile di 3,9 milioni di euro in netta inversione rispetto ai -5 milioni del 2022.
“I numeri – ha detto il presidente Federico Bricolo – evidenziano la crescita a doppia cifra del fatturato a conferma della vitalità di prodotti ben presidiati, così come dei servizi sviluppati dalla SpA e dalla compagine. I ricavi del Gruppo Veronafiere sono di grande rilievo e superiori anche ai risultati del 2019, anno pre covid, e si attestano a 120,5 milioni di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 2022. L’Ebitda è pari a 22,3 milioni di euro, in miglioramento del 25,9% rispetto al 2022, superando di 4,6 milioni di euro le stime di budget e registra un utile di 3,9 milioni di euro. Elemento di assoluta rilevanza, la generazione di cassa, solida anche grazie a evoluzione di circolante, ha ridotto sensibilmente e virtuosamente le dimensioni di indebitamento: la struttura finanziaria del Gruppo Veronafiere è tornata solida”.
E’ iniziata così la prima fase di attuazione del piano strategico 2024-2026 One Veronafiere con investimenti di 30 milioni di euro e obiettivo a chiusura a 151,8 milioni di fatturato.
“Per quanto riguarda la capogruppo Veronafiere – ha detto Maurizio Danese – i ricavi delle vendite e delle prestazioni per l’esercizio 2023 hanno raggiunto quota 93,8 milioni di euro, con un incremento del 16% (+13 milioni di euro) rispetto al 2022. L’Ebitda è di 14,1 milioni di euro, in crescita del 19,4% (+2,4 milioni di euro) sull’esercizio precedente. Il risultato netto al 31 dicembre 2023 rileva un utile di 2,3 milioni di euro. Inoltre, la marginalità e la redditività adjusted, cioè depurate da poste straordinarie e non ripetibili, risultano sensibilmente superiori rispetto a indicazioni reported, supportando la prospettiva di accelerazione della marginalità per Veronafiere nel 2024. Tutto ciò è stato realizzato grazie alla combinazione di molteplici fattori, primo fra i quali la normalizzazione del calendario fieristico, finalmente stabile per la prima volta dal 2019. Un ritorno alla normalità che si riflette nella ripresa a pieno regime dell’attività di organizzazione diretta di rassegne, eventi e iniziative, congiuntamente a quella convegnistica-congressuale. Un esempio per tutti, lo svolgimento dopo 6 anni di assenza della rassegna internazionale Samoter dedicata al settore industriale delle macchine per costruzioni”.