Approfittando della sosta del campionato di Serie A1, la Nazionale Italiana di pallanuoto maschile, guidata dal CT Sandro Campagna, si è ritrovata al Centro Federale “Alberto Castagnetti” di Verona, per iniziare a lavorare alla nuova stagione.
Sono 18 i giocatori convocati da Campagna, che ha riscontrato subito impressioni positive: “I ragazzi sono arrivati molto motivati, sono coscienti di quello che c’è da fare e soprattutto molto ubbidienti, seguendo le mie istruzioni e quelle dello staff, per intraprendere la strada giusta. Sono orgoglioso del gruppo”. Tra i convocati anche 4 atleti dello Sport Management: Bruni, Damonte, Dolce e Nicosia. Un premio per l’eccellente lavoro del team veronese.
L’emozione per il quarto oro mondiale, tre dei quali portano la sua firma, a Roma ’94 da giocatore, a Shanghai 2011 e ora l’ultimo da cittì, è ancora viva: “Una gioia indescrivibile – prosegue Campagna – lo si è visto anche dalla bellezza con la quale i ragazzi hanno festeggiato, vedere i loro occhi felici mi ha commosso”.
Tutto un bagaglio d’esperienza dal quale sarà importante attingere nei prossimi impegni della stagione: “Ci portiamo dietro una consapevolezza che possiamo giocare ad altissimo livello, ci aspetta un percorso sempre molto faticoso e duro. Se abbiamo umiltà, possiamo tenere alto il tricolore e bissare altre bellissime prestazioni sia agli Europei di gennaio a Budapest sia soprattutto alle Olimpiadi di Tokyo, se invece vogliamo goderci ancora questa vittoria per troppo tempo, non saremo abbastanza preparati psicologicamente per affrontare una stagione così intensa. Dobbiamo resettare la mente e pensare già a questo primo collegiale”.
La vittoria per 10 a 5 sulla Spagna nella finale degli ultimi Mondiali proietta la Nazionale Italiana come la squadra da battere, ma il CT è ben consapevole che questo servirà solo da stimolo per affrontare al meglio le contromisure che adotteranno gli avversari: “Nel nostro mondo sappiamo benissimo che Croazia e Serbia sono squadre con giocatori fantastici. Sono convinto che noi possiamo giocarcela alla pari, contro di loro così come contro l’Ungheria, la Spagna, la Grecia o il Montenegro. Il nostro compito è quello di essere preparati al massimo per cercare di arrivare al top nei momenti che contano”. Jacopo Segalotto