Il rapporto di Ecosistema Urbano, classifica nazionale svolta da Legambiente e il Sole 24Ore sulle performance ambientali delle città italiane, conferma la necessità di un cambio di rotta strutturale. Verona, rispetto alle 105 città capoluogo prese in considerazione dall’analisi, si classifica all’83esimo posto, perdendo 14 posizioni rispetto all’anno scorso. L’indice di Ecosistema Urbano 2022 è il risultato dei 18 indicatori presi in considerazione e divisi per macroare tematiche: qualità dell’aria, depurazione e consumo delle acque, gestione dei rifiuti, mobilità, energia, ambiente urbano e gestione del verde. “Ecosistema Urbano stila la classifica sui dati 2021 e Verona perde molte posizioni – commenta l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari-. Il quadro generale è quello di una città abbastanza ferma negli anni rispetto ai diversi indicatori, mentre altre città corrono spedite e investono molto di più di noi. Questo ci deve spronare e cambiare rotta, il tema della transizione ecologica per noi è una priorità, lo dimostra il fatto che è stata istituita una delega specifica per affrontarne le sfide. Su diversi fronti siamo già al lavoro, penso alle energie rinnovabili per far sì che il patrimonio di edilizia comunale sia ad emissioni zero al 2030, al piano di forestazione urbana che coinvolga non solo il verde pubblico ma anche quello privato. Sul tema della mobilità ricordo le sperimentazioni che stiamo portando avanti con l’obiettivo di renderle in futuro stabili. Stiamo studiando come rendere più vivibili anche le circoscrizioni, penso a zone 30, nuove ciclabili, strade scolastiche. C’è molto da fare sul tema rifiuti, il 54 per cento di raccolta differenziata non può certo bastare, così come servono riflessioni sulle azioni per la qualità dell’aria’ Nello specifico di alcune azione avviate, l’assessore ha ricordato che “a giugno dell’anno prossimo sarà pronto il Piano per la transizione ecologica, con le linee di indirizzo concrete per mettere in piedi le misure che saranno monitorate nel tempo e di cui i cittadini avranno conoscenza. Per ridurre gli sprechi di gas, abbiamo fatto un piano ad hoc con taratura dei consumi, riduzione degli orari di riscaldamento, attivazione dello smartworking il sabato per i dipendenti pubblici che ci permettono di avere ingenti risparmi. Spingiamo molto anche sul tema delle energie rinnovabili, non a caso il Comune si è candidato ad un progetto europeo sul tema delle comunità energetiche, ci crediamo molto e il primo passo e far sì che tutti i tetti degli edifici pubblici ospitino pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo erare energia verde da condividere con i cittadini attraverso le comunità energetiche. Ci stiamo già lavorando, si tratta naturalmente di processi che non si realizzano dall’oggi al domani, che certamente realizzeremo nei prossimi cinque anni ma che necessitano di studi, ricerche e calcoli perché solo attraverso i dati riusciamo a realizzare strategie efficaci”.
Home La Cronaca di Verona Verona scivola in zona retrocessione. La nostra città all’83° posto su 105