Verona perde la sfida di vertice contro Petrarca. Gli antracite pagano un primo tempo opaco e un secondo tempo in cui gli errori di misura impediscono al Verona di convertire in punti il dominio territoriale.
Il big match si conferma partita complicata come da previsioni. Il Verona soffre in un primo tempo bloccato in cui Petrarca si difende con ordine e intensità, andando a colpire appena possibile.
Gli antracite fin dalle prime battute cercano di costruire occasioni mettendo in campo il proprio gioco caratterizzato da un giro palla rapido, ma si scontrano con la difesa massiccia dei tuttineri. Bastano dieci minuti agli ospiti per trovare un buco nella linea antracite. Una buona azione che si conclude con un pick and go della seconda linea Bonfiglio porta il risultato sullo 0-7.
Il Verona cerca di organizzarsi e reagire ma un altro episodio di indisciplina regala a Petrarca un calcio di punizione abilmente trasformato da Benvenuti. Uno 0-10 che fotografa tutta la difficoltà del Verona a conquistare terreno.
Nel corso del primo tempo il Verona riesce ad arrivare nei ventidue avversari ma le touche antracite non sono mai efficaci. In chiusura di tempo, dopo alcuni tentativi di maul sfumati, il Verona decide di andare per i pali e Ormson fissa il punteggio sul 3-10 all’intervallo.
Il secondo tempo comincia con tutto un altro piglio per il Verona, che riesce a schiacciare Petrarca nei suoi ventidue con continuità e ad arrivare in zona rossa a più riprese.
All’ottavo minuto del secondo tempo è Leonardo Quintieri, migliore del Verona, a trovare una penetrazione e a servire Sardo per la meta del 10 pari. Il Verona sembra prendere fiducia, e il lavoro al piede di Ormson e Venter porta gli antracite sui cinque metri in almeno tre occasioni: solo l’imprecisione della touche veronese impedisce ai padroni di casa di passare in vantaggio.
Precisione che non manca invece a Petrarca, che al 33’ del secondo tempo colpisce con forza e rapidità. Una touche sui cinque metri si converte in una maul ben impostata che permette ai tuttineri di liberare uomini e a colpire Verona per vie centrali. Il punteggio si porta così sul 10-17.
Verona si lancia nuovamente all’attacco, ma è ancora l’imprecisione, questa volta delle ali, a fermare l’attacco veronese che si ferma per due volte a pochi metri dalla meta.
Arriva così la seconda sconfitta di seguito per Verona e si conclude il ciclo di fuoco che ha caratterizzato il mese di febbraio. Verona può affrontare la pausa sempre da capolista, anche se solo per un punto, e avrà il tempo di rimettersi in forze recuperando più giocatori possibile dall’infermeria, cercando di aggiustare gli errori di misura e precisione che sono costati a Zago e compagni le due partite contro le dirette inseguitrici.