Il big match tra Verona e Paese si conferma ricchissimo di emozioni, con gli antracite che ribaltano un primo tempo difficile con una seconda frazione da incorniciare per fiato tecnica e mentalità, ora Paese è staccata di 13 punti.
Partenza difficile del Verona che sul primo tentativo del Paese concede una meta a freddo con Edoardo Payano che si infortuna proprio quando l’attacco avversario arriva dalla sua parte. Il Verona incassa ma non si scompone e comincia macinare il suo gioco e al 15esimo accorcia le distanze con una meta di Sardo che sfugge da un drive e si allunga in meta.
Malgrado una doppia ammonizione Paese si conferma però pericoloso e alla prima occasione Albornoz riesce a centrare i pali con un bel drop dai 35 metri.
Verona fatica a mantenere ritmo e soffre il gioco al piede di Paese cadendo spesso nell’indisciplina e col passare dei minuti comincia a giocare con un po’ di frenesia. Paese si piazza con continuità nei ventidue del Verona e riesce in finale di tempo a segnare in drive portandosi sopra il break. Il Verona ha a chance di accorciare le distanze con un’azione sulla sinistra ma è l’ultimo passaggio a penalizzare gli antracite che chiudono la prima frazione sotto di 12 punti.
Il Verona che rientra in campo ha un altro volto e mette subito pressione agli avversari schiacciandoli nei loro cinque metri. Per i primi 10 minuti Paese non esce più dalla sua metà campo con il Verona che ha cambiato completamente marcia. In cinque minuti arrivano due mete da drive con i senatori Rossi e Riedo e le trasformazioni di Ormson permettono al Verona di passare finalmente in vantaggio.
È un’altra squadra quella entrata in campo nella ripresa. Paese perde il controllo del match e rimane nuovamente in quattordici e il Verona ne approfitta: Leonardo Quintieri si butta dentro e buca la difesa di Paese sul lato sinistro servendo una meta fatta a Sardo per il 24-17.
Il finale di sofferenza per Verona arriva con un giallo sventolato a Reale per un fallo dovuto a un eccesso di foga in mezzo al campo. Paese si ricompone e prende coraggio nell’ultimo quarto d’ora andando almeno due volte vicino alla segnatura.
La pressione di Paese è forte e negli ultimi minuti i trevigiani ci provano a ripetizione in drive e il Verona si difende con le ultime energie e l’uomo in meno. A far esplodere il pubblico del Payanini Center ci pensa Edoardo Bonafè, con un intercetto provvidenziale che gli apre una prateria di 80 metri di campo davanti agli occhi. La corsa dell’ala Veronese finisce con un tuffo plastico in mezzo ai pali facendo esultare i tifosi antracite e condannando Paese a un mesto rientro a casa con zero punti in saccoccia.
Una vittoria importantissima per il Verona che può iniziare il girone di ritorno con ben 13 lunghezze di vantaggio sui diretti inseguitori e mette nel mirino i playoff. Pomeriggio amarissimo per Paese che aveva mostrato di valere l’alta posizione di classifica e che è costretto invece a uscire a mani vuote dal Payanini Center.