Mentre per anni abbiamo denunciato e documentato le infiltrazioni camorristiche e mafiose nella nostra città, un altro cancro si stava radicando nel tessuto sociale della nostra provincia, si chiama ‘Ndrangheta e ormai ha messo radici inestirpabili. Imprese, ristorazione, bar, discoteche, negozi, pizzerie, ristoranti, e chi più ne ha e più ne può mettere, sono sotto l’ombrello delle cosche calabresi. In particolare ci sono le radici della ‘Ndrina Arena, Grande Aracri e Crotone. Tutta gente che è in Calabria è a poca distanza. Se qualcuno avesse ancora qualche sospetto che non sia così, sarebbe utile che si leggesse l’ultima, solo in ordine di tempo, interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Verona Donato Cafagna. E’ la numero 16 nell’arco di pochi anni. A cui si aggiungono altre 7 del prefetto Perla Stancari, ancora una volta c’è di mezzo un’impresa edile, la DeD Sarl, con sede a Boschi Sant’Anna. Dagli ultimi dati diffusi dalla Camera di Commercio 2018, la situazione è nell’arco di poco tempo gravemente peggiorata. L’economia veronese e soprattutto quell’inconcepibile nostro non vedere, non parlare e non sentire ha fatto del nostro splendido territorio terra di conquista del malaffare.