Ha debuttato ieri sera, 6 giugno, con un’anteprima nel cortile di Castelvecchio, la dodicesima edizione del Verona Piano Festival, promosso dall’Associazione Musicale Liszt 2011.
Applausi scroscianti e grande entusiasmo hanno accolto il primo ensemble protagonista dell’edizione 2024 del cartellone, quest’anno più che raddoppiato, che vanta la prestigiosa collaborazione con i Musei Civici di Verona.
Verona Piano Festival, grande successo per l’anteprima
Per l’anteprima del Verona Piano Festival è andato scena il Coro della University of Alabama at Birminghman, uno dei cori americani universitari più apprezzati, che ha fatto tappa in riva all’Adige, diretto da Brian Kittredge e accompagnato al pianoforte da Fred Song, con “Musiche per coro dall’America contemporanea”.
Un programma di brani composti da autori statunitensi, da René Clausen a Michael John Trotta, del quale sono stati presentati il Dies Irae e Lux Aeterna dal suo acclamato Requiem.
Ad aprire il primo appuntamento della rassegna, ospitata dalle più belle ville e palazzi di Verona e provincia, una visita del cortile di Castelvecchio a cura di Gianni Lollis.
Il prossimo appuntamento
Un accompagnamento culturale con il direttore della Società di Belle Arti che tornerà martedì 11 giugno, in occasione del grande evento inaugurale del Verona Piano Festival: “Passione Kreutzer, da Beethoven a Tolstoj”, una serata, sempre a Castelvecchio, che unirà la letteratura (il racconto più scandaloso e spiazzante di Tolstoj) all’immortale musica di Beethoven eseguita da Davide Alogna al violino e Roberto Pegoraro al pianoforte, passando per l’adattamento teatrale di Andrea de Manincor.