L’appello parte dal Segretario Provinciale della Lega Nord di Verona e va a chiamare in causa il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il segretario leghista lancia da Verona un appello all’indomani dei fatti avvenuti ieri sulla linea ferroviaria del Brennero verso nord.
Nella mattinata di ieri infatti, il treno di passaggio da Verona e diretto a Bolzano ha rallentato per qualche ora, creando ritardi in tutta la circolazione ferroviaria sulla tratta Verona-Bolzano, infastidendo e preoccupando i passeggeri a bordo. La causa di tale avvenimento si è potuto intuire solo a Domegliara quando il personale di Trenitalia ha deciso di prolungare la sosta per prendere provvedimenti su un’ottantina di persone di origine africana sprovviste di biglietto che oltre a rifiutarsi di pagare il biglietto si ostinavano a non voler scendere dal treno. Inutile sottolineare i disagi e i conseguenti momenti di tensione creatisi con l’arrivo di qualche agente della Polfer, intervenuti a sedare gli animi, ma soprattutto a evitare che i passeggeri sprovvisti di biglietto non salissero sugli altri treni in arrivo.
“Caro Renzi, tu che tutto puoi, sai e fai, dopo tutto quello che hai fatto a favore di questa immigrazione clandestina e selvaggia, per favore, fai anche un ulteriore sforzo: regala pure il biglietto del treno alle migliaia di clandestini che tentano di varcare il Brennero, altrimenti i nostri poveri cittadini lavoratori, che il biglietto lo pagano, oltre alla beffa di vedersi rubare il posto a sedere da chi invece fa il “portoghese”, dovranno subire anche il danno di arrivare in ritardo o, addirittura, non arrivare proprio al lavoro o a scuola, a causa del caos causato da chi, regolarmente e senza alcun timore o problema, il biglietto non sa nemmeno cosa sia, salendo e viaggiando a sbaffo sui nostri treni. Sono al quanto preoccupato per la grave situazione che la stazione di Porta Nuova e pure quella di Domegliara vedono quotidianamente ed in particolare ieri. Inaccettabile il fatto che nostri cittadini, alle sei del mattino prendano il treno per recarsi al lavoro o a scuola, debbano essere intralciati da una ottantina di clandestini che, oltre a non avere alcun diritto per rimanere su un treno in quanto sprovvisti di regolare biglietto, non hanno nemmeno titolo per poter affrontare quel viaggio che si sono prefissati perché non possono varcare il confine italiano, visto che lo status di rifugiati non glielo permette! Infuriato anche per l’assurda situazione in cui versa il personale ferroviario, che deve sopperire e sostituirsi alla mancanza del governo: come pretendere che questi lavoratori attuino quei controlli o quegli interventi che dovrebbe, invece, disporre un governo responsabile per mezzo delle forze di polizia a ciò preposte? Lo avevamo già detto nei mesi scorsi: con la chiusura delle frontiere della rotta balcanica, il rischio era che l’Italia, vista la politica “dell’ accogliamoli tutti” della coppia Renzi-Alfano, si sarebbe trasformata in un immenso campo profughi, e in particolare la nostra Città, in quanto immediatamente adiacente alla zona di frontiera austriaca, dove i clandestini li controllano e li rimandano indietro. Caro Renzi, caro Alfano, oltre a pagare gli alberghi a questi clandestini, pensate anche di pagargli i biglietti dei treni, per evitare disastri come quelli di ieri a Verona?
Verona non merita di essere trattata alla stregua di un campo profughi.